COMUNICATO STAMPA

1 marzo 2013 - “Se avessi inteso la mia partecipazione alla campagna elettorale come rincorsa ad ogni costo al seggio avrei ceduto a ben altre proposte. Ma ho accettato la candidatura al Senato, come capolista in Calabria con Io amo l’Italia, perché il leader Magdi Cristiano Allam è stato l’unico interlocutore ad avermi dato garanzie sul piano dei valori non negoziabili”: è quanto afferma il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che nell’ambito del partito che lo ha schierato si è posizionato al primo posto nazionale.

“Quando parlo di valori non negoziabili mi riferisco – sottolinea Marziale – ad un’etica cattolica di fondo, che non ammette matrimoni gay, adozioni gay ed altre tematiche inconciliabili con il cattolicesimo. Berlusconi ha aperto ai matrimoni gay quindi non si capisce perché un cattolico dovrebbe militare nella sua coalizione, Bersani e Rosy Bindi navigano sulla stessa barca con Niky Vendola le cui posizioni sono onorevolmente chiare, Monti e Riccardi hanno candidato paradossalmente esponenti di rilievo della cultura gay. Noi siamo stati chiari, eppure – incalza il sociologo – la parte più cospicua della Chiesa si è schierata al fianco di Monti e nessuno venga a dire il contrario perché ho prove a iosa raccolte durante la campagna elettorale”.

Per Marziale: “In ogni caso, sarebbe bene che il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Bagnasco, riflettesse sulla scarsa incidenza della cultura cattolica nel Paese, per responsabilità di quello stesso relativismo che ha determinato indiscutibilmente le dimissioni di Benedetto XVI”.

Il sociologo conclude: “Se numericamente non siamo stati premiati, perché non ancora debitamente radicati sul territorio e perché penalizzati dai media che non ci hanno offerto la stessa visibilità data ad altri candidati, dal punto di vista etico abbiamo dimostrato che esistono margini di operatività e puntiamo decisamente a guadagnare la fiducia di quei cattolici che guardano alla politica come veicolo per l’affermazione dei valori non negoziabili e non come volano per la conquista del potere, auspicando che i presunti cattolici decidano da che parte stare, perché non si può continuare a servire Dio e mammone”.