(Il Giornale, 31 gennaio 2016) - Che errore da parte dei cristiani, degli ebrei e dei laici tradizionalisti invitare alla manifestazione “Family Day” un sedicente imam, ignorando che la concezione islamica della famiglia, della condizione della donna, dell'educazione dei figli e, più in generale, della vita, della dignità, della libertà della persona è totalmente contrapposta a quella della nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane.
Ma anche che errore da parte della Chiesa cattolica sostenere in modo altalenante la manifestazione, perché di fatto si identifica non nel popolo del “Family Day” ma nelle posizioni dei catto-comunisti presenti sia nel Ncd di Alfano sia nel Pd di Renzi, perseguendo un compromesso con la maggioranza omosessualista presente trasversalmente in Parlamento.
Infine che errore, da parte del variegato mondo che aderisce all'omosessualismo, voler scardinare l'ordinamento sociale che da sempre ha garantito la sopravvivenza della popolazione autoctona incentrato sulla famiglia naturale, promuovendo il matrimonio tra persone dello stesso sesso, le adozioni dei bambini da parte delle coppie gay o lesbiche, la maternità surrogata tramite l'utero in affitto, non comprendendo che il giorno in cui il vuoto di civiltà verrà colmato dall'islam, gli omosessuali e le donne saranno le principali vittime, i primi verranno giustiziati e le seconde ridotte in stato di schiavitù.
Ebbene la nostra civiltà è a tal punto in crisi che oggi la generazione dei genitori deve spiegare e convincere i propri figli che ci si sposa tra un uomo e una donna, tanto è diffusa l'ideologia omosessualista. Considerando che, in parallelo, questi figli non hanno una stabilità lavorativa, così come sono cresciuti con la cultura dei soli diritti e libertà senza doveri, regole, responsabilità e sacrificio, il risultato è che non ci pensano proprio a mettere su famiglia e meno che mai a dare alla luce dei figli. Così l'Europa è sprofondata all'ultimo posto al mondo per tasso di natalità. Su circa 500 milioni di abitanti dei 29 paesi membri dell'Unione Europea, solo il 16% pari a 80 milioni, hanno meno di 30 anni. Dei 500 milioni di abitanti che popolano le sponde meridionale e orientale del Mediterraneo, ben il 70%, pari a 350 milioni, hanno meno di 30 anni. La prospettiva è inequivocabile: l'Europa è destinata ad essere colonizzata demograficamente e ad essere sopraffatta sul piano della civiltà da parte dell'islam, che impone la poligamia, l'inferiorità antropologica della donna, il matrimonio coatto delle bambine dall'età di 9 anni, la condanna a morte dell'adultero e dell'omosessuale.
Gli omosessualisti totali o parziali sappiano che potranno continuare ad essere persone depositarie di valori inviolabili alla vita, dignità e libertà solo nella nostra civiltà. E che per salvaguardarla bisogna preservare, valorizzare e sostenere la famiglia naturale autoctona. Potete anche criticare la famiglia naturale, ma sappiate che se crollerà moriremo tutti dentro e sarà la morte peggiore.