Buongiorno amici. Quando la Francia nel 2011 decise di abbattere militarmente il regime laico di Gheddafi per assumere il monopolio della produzione petrolifera in Libia, l’Unione Europa, la Nato e le Nazioni Unite l’assecondarono.

Oggi che l’Italia non di abbattere militarmente le bande terroristiche islamiche che si spartiscono il territorio della Libia che ha ormai cessato di essere uno Stato sovrano nazionale stabile e sicuro, ma una semplice “operazione di polizia internazionale”, finalizzata alla distruzione dei barconi attraccati sulla costa libica per bloccare l’attività della criminalità organizzata che lucra e fa lucrare con il traffico dei clandestini, ebbene l’Unione Europea, la Nato e le Nazioni Unite ci rispondono sostanzialmente di no.

L’ha detto senza mezzi termini anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon che si è fatto un giretto turistico con il capo del governo Renzi nel Canale di Suez nella cabina degli ospiti d’onore a bordo della nave San Giusto: “Non esiste una soluzione militare alla tragedia umana che sta avvenendo nel Mediterraneo”. Non solo. Di fatto il segretario generale dell’Onu chiede all’Italia di fare ancor di più per salvare i clandestini: “Le autorità devono focalizzarsi sul salvataggio delle loro vite”,

Il messaggio è chiaro: per la comunità internazionale va benissimo che i terroristi islamici continuino a imperversare in Libia e che da lì ci minacciano in tutti i modi. Va benissimo che prosegua il traffico di clandestini che frutta alle varie organizzazioni criminali e a un indotto ampio presente nel nostro Paese la cifra astronomica di 43 miliardi di euro. Va benissimo che i clandestini e gli immigrati godano di una situazione di privilegio in Italia mentre 12 milioni di italiani sono ridotti alla fame. L’unica cosa che assolutamente non si deve fare è assumere dei provvedimenti che realizzerebbero l’interesse nazionale dell’Italia e il bene comune degli italiani.

E allora cari amici come dobbiamo reagire? C’è qualcuno di voi che ha dubbi sul fatto che è arrivato il momento di dire basta a quest’Unione Europea, alla Nato e alle Nazioni Unite?