Cari amici buongiorno e buona Festa dell'Epifania. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.

Secondo la tradizione cristiana vigente in Occidente, all'Epifania si commemora e festeggia la visita dei tre Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassare, a Gesù Bambino nella Grotta di Betlemme, convinti che la Stella Cometa li aveva guidati nella modesta culla dove era appena nato il nuovo “Re dei Giudei”. Appresa la notizia, Erode, il Re dei Giudei in carica, ordinò che tutti i bambini dai due anni in giù venissero uccisi. Per sfuggire alla strage dei neonati, Giuseppe e Maria fuggirono con Gesù in Egitto.

Papa Francesco ha promosso una interpretazione ideologica dei fatti rappresentati dalla tradizione cristiana, con un approccio storicistico che tende a ricollocare i fatti del passato nel contesto contemporaneo, attribuendo loro un significato legittimante la prospettiva del “Nuovo Ordine Mondiale”, di cui lui è uno dei principali artefici, in combutta con la grande finanza virtuale speculativa globalizzata che, con il colpo di stato ordito dall'allora Presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama nel 2013 bloccando lo swift dello Ior, la Banca del Vaticano, costrinse Benedetto XVI a rassegnare le dimissioni.
 
Ed è così che Papa Francesco predica la tesi ideologica del «Gesù il Migrante», anche se in realtà Gesù non è in alcun modo definibile un “emigrato”, un “immigrato” o con il termine neutro di “migrante”, perché dopo 2 o 3 anni, a seguito della morte di Erode, tornò dall'Egitto e si trasferì a Nazaret in Terra d'Israele. È stata una fuga temporanea a cui la sua famiglia fu costretta per salvargli la vita, non una emigrazione per scelta anche se per ragioni economiche e limitata nel tempo. 

Due giorni fa, il 4 gennaio, ricevendo una delegazione di giovani della “Fraternité missionnaire des Citès”, che supporta le parrocchie nelle banlieue, le periferie degradate e islamizzate di Parigi, Papa Francesco ha paragonato la grotta dove nacque Gesù alle banlieue parigine, mentre i pastori che accorsero per primi alla grotta sono stati riattualizzati come se fossero i residenti violenti delle banlieue, sostenendo che Gesù li avrebbe prediletti: «Vi invito a contemplare il presepe. Vediamo un luogo semplice e povero, una periferia, una banlieue di quel tempo. I pastori che si recano alla culla sono degli emarginati con una cattiva reputazione. Eppure è a loro per primi che viene annunciato il Vangelo della salvezza. Sono poveri ma hanno il cuore disponibile».
Papa Francesco giustifica la violenza degli emarginati con il fatto che sarebbe la conseguenza dell'essere stati privati della dignità e dell'amore: «La violenza, l’indifferenza e l’odio possono talvolta segnare i quartieri. Oggi avete la missione coraggiosa e necessaria di portare la vicinanza, la compassione e la tenerezza di Dio a persone che spesso sono private di dignità e di amore. Vi esorto, in ogni vostro incontro, a scoprire nei fratelli la presenza del Signore Gesù, e a mostrare la presenza di un Dio compassionevole, un Dio che vuole esprimersi e agire attraverso i vostri gesti, le vostre parole, la vostra semplice presenza; un Dio paziente che si muove al passo di ogni persona, con le sue ferite, le sue ribellioni, la sua rabbia». 

Papa Francesco non fa nessun riferimento all'islamizzazione che imperversa nelle banlieue parigine e in oltre 1500 aree territoriali della Francia, al terrorismo islamico, alle moschee che predicano l'odio, la violenza e la morte contro gli ebrei e i cristiani, alla guerriglia scatenata periodicamente contro le Forze dell'ordine, comportandosi come se fossero uno “Stato islamico” in nuce all'interno della Francia contro cui combattono per sottometterla all'islam.

Noi che abbiamo l'onestà intellettuale e il coraggio umano di dire la verità in libertà per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra, crediamo nell'unicità del Gesù della Tradizione, condanniamo la sua strumentalizzazione ideologica, difendiamo la civiltà dalle radici ebraico-cristiane dell'Europa, combattiamo per liberare l'Europa dall'islam che da 1400 anni persegue l'obiettivo di sottomettere l'intera umana alla tirannia di Allah e di Maometto.

Chi fosse interessato ad aderire alla Comunità “Casa della Civiltà”, a condividere il successo della missione per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra, elevare l'amata Italia nel Paese numero 1 al mondo per la qualità della vita, può farlo sottoscrivendo la nostra Proposta e compilando il Modulo di adesione presenti nel nostro sito casadellacivilta.com
 
Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Sabato 6 gennaio 2024 

www.casadellacivilta.com