Cari amici, se questo Stato avesse a cuore il bene dei propri cittadini così come si prodiga a favore dei clandestini, gli italiani sarebbero il popolo più felice al mondo. Pensate che il prefetto di Venezia, Domenico Cuttavia, che rappresenta lo Stato, ha addirittura minacciato di denunciare alla magistratura i sindaci veneti che esercitano pressioni sui proprietari delle strutture locali per dissuaderli dall'accogliere i clandestini, perché commetterebbero il reato gravissimo di "turbativa d'asta". Siamo alla follia!

Che c'entrano i clandestini con la turbativa d'asta? Il prefetto ha spiegato al Corriere: "Questa estate ho emendato un bando, ero riuscito ad ottenere la disponibilità di 800 posti. Alberghi, residence, appartamenti privati titolari di immobili che, all'apertura delle buste, si erano proposti di ospitare i migranti. Il giorno dopo averlo comunicato ai sindaci dei Comuni interessati ho ricevuto la disdetta di 700 posti". 
Ecco come il sindaco ha formulato la sua minaccia: "Non ho strumenti per affermare che i proprietari abbiano subito pressioni, ma la prossima volta prenderò le mie precauzioni. Con il bando attuale informeremo comunque i sindaci, ma in caso di dietrofront interesseremo la magistratura, perché sarebbe grave che i primi cittadini avessero convinto i privati a tornare sui loro passi. C'è un reato che definisce questo atteggiamento, si chiama turbativa d'asta".

Cari amici, ci rendiamo conto che questo Stato concepisce i clandestini come oggetto di un'asta che devono essere aggiudicati al miglior offerente costi quel che costi? Uno Stato che pur di garantire l'accoglienza dei clandestini arriva al punto di incriminare i sindaci che vogliono tutelare il legittimo diritto dei propri concittadini a non essere invasi e il nostro inalienabile dovere a difendere la nostra civiltà?