L’islam è aggressione al mondo non islamico, per sua stessa ammissione. I Paesi europei si sono impegnati in una serie di concessioni, tra cui l’odio per Israele, una comunicazione mediatica follemente antisionista, e un disprezzo progressivo per il cristianesimo, con l’abbandono delle sue tradizioni, le quali hanno garantito loro una discreta pace. Questo impasto di avidità e paura con la sua infinita serie di cedimenti prende il nome ben preciso di dhimmitudine.

La dhimmitudine in Europa è cominciata negli anni Settanta: la Comunità Europea riconobbe ufficialmente il suo ruolo nell’islamizzazione dell’Europa, islamizzazione che aveva tre pilastri anche questi ufficialmente sottoscritti e riconosciuti. La documentazione di tutto questo la trovate nel libro EURABIA (edizioni Lindau) della scrittrice e giornalista di origine egiziana Bat Ye’or.

I tre pilastri dell’islamizzazione dell’Europa sono:

Il riconoscimento agli immigrati diritti rapidi se non immediati di cittadinanza estesi anche a familiari anche in totale assenza di segni di integrazione alla cultura ospitante, e anche dove esistano segni inequivocabili di odio per la cultura ospitante. Diritto all’immigrazione anche dove non ci sia alcun bisogno di manodopera: in questi casi la nazione ospitante fornirà l’assistenza sociale, estesa anche ai congiunti. Adattamento delle usanze locali alle necessità degli immigrati con modificazione dei menù delle mense, dei nomi delle festività e così via. In Francia le festività islamiche sono rispettate di fatto perché il 90 % degli studenti islamici e il 60 % degli operai islamici non si presentano senza che sia permesso prendere provvedimenti.

La demonizzazione di Israele nel conflitto arabo-israeliano, con la creazione di una storiografia fantastica e la negazione allo Stato ebraico, considerato malvagio a prescindere, degli elementari diritti all’autodifesa, conseguenza ovvia della negazione al diritto all’esistenza. Perdono, approvazione, sostegno e finanziamento del terrorismo palestinese, nonostante abbia periodicamente insanguinato il mondo. L’odio per Israele è come portare il nero: sempre di moda e ci fai sempre la tua figura. L’odio per Israele è istillato con un bombardamento continuo ininterrotto, da parte di mezzi di comunicazione, scuola e gente tanto buona, equa e solidale, entra nei salotti buoni, fa parte del requisito minimo per fare parte della società civile. Questo blog, a scanso di equivoci, fa parte dell’incivile. Nella mia famiglia facciamo da sempre parte dell’incivile, nessuno ha mai avuto la tessera del partito fascista e tutti ci chiedevano come mai, eppure dovreste essere persone perbene. La società civile, i grandi scienziati, si schierarono con Hitler firmando il manifesto della razza: sono gli stessi che oggi odiano Israele. Quindi su questo blog solo inciviltà. Non sostengo gli equi e solidali, non sostengo l’onu (minuscolo), mai, non sostengo nemmeno l’unicef (idem), che però non fa grossi danni: il 98% dei suoi introiti finisce in stipendi, cioè a mantenere sé stessa e non sostengo l’alto commissariato dei rifugiati onu, quello della Boldrini (e mi spiace che più piccolo di così non posso scriverlo) che da quando esiste finanzia con fiumi di denaro il terrorismo palestinese. In compenso sostengo 800 cristiani rifugiati in Libano dalla Siria, cacciati dalla loro terra, da una ferocia bestiale, nell’indifferenza assoluta dell’onu e dell’unicef e sull’indifferenza dell’alto commissariato sorvolo per motivi di decenza..

Il terzo pilastro già raccomandato negli Anni ‘70 è la punizione della blasfemia, cioè dell’offesa all’islam, tramutatasi negli ultimi due decenni nell’accusa di islamofobia. La parola islamofobia, come peraltro omofobia monta la parola fobia che in origine voleva dire paura, mentre oggi ha il significato di paura immotivata basata su una deficienza psicologia.

L’islamofobia è stata definita lo psicoreato di un futuro totalitario, dai due autori Horowitz e Spencer, il primo ebreo il secondo cristiano nel libro “Islamofobia”, vivamente raccomandato scaricabile gratuitamente sul sito omonimo. Lo hanno scritto qualche anno fa. Qualche anno è passato e ora l’islamofobia, è lo psicoreato della nostra epoca. L’islamofobia è la parola con cui vengono tacciati coloro che si rendono conto dell’islamizzazione del mondo, peraltro ufficialmente annunciata, affermata e riconosciuta in tutto il mondo islamico, di irragionevole paura dell’islam dettata da pregiudizi e razzismo.

Sono stati tacciati di islamofobia:

Bat Ye ‘Or, autrice di Eurabia e Verso il Califfato Universale, cui è vietato l’ingresso in Gran Bretagna.

Ayaan Hirsi Ali, somala, nata islamica, infibulata a 5 anni, sposata a un cugino mai visto, scappata da sola in Olanda dove è diventa deputato. Le è stato impedito di tenere conferenza nelle università statunitensi.

Oriana Fallaci, rischiò addirittura di essere imprigionata in Francia e che i suoi libri venissero distrutti.

Pierre-André Taguieff, Shmuel Trigano, Alexandre Del Valle, eccetera, eccetera.

Horowitz e Spencer ovviamente. Nessuno dei due può più entrare in Gran Bretagna né tenere conferenze nelle università statunitensi.

Benedetto XVI, dopo il discorso di Ratisbona.

Magdi Cristiano Allam, con un attacco degno della migliore epoca fascista dall’ordine di giornalisti italiano, ovviamente minuscolo.

Queste accuse che annientano la libertà di parola, calpestano i principi della democrazia, colpiscono persone già minacciate dai terroristi islamici con i quali si schierano i poteri occidentali, non solo isolano giornalisti e scrittori, ripeto già minacciati dalla jihad, ridicolizzandoli, ma possono ridurli sul lastrico. Se nessuna università paga le loro conferenze, se nessun giornale pagherà gli articoli, resta solo la vendita dei libri. Ma c’è di meglio. L’accusa di islamofobia con un po’ di aiuto può essere trasformata in denuncia penale di istigazione all’odio razziale, in processi dove le varie associazioni islamiche e sedicenti antirazziste si presentano parte civile: la persona accusata si trova a dover pagare risarcimenti enormi, tute cifre non soggette a imposte che vanno alle associazioni islamiche. Occorre vendersi la casa e la macchina. Tutta la famiglia è distrutta economicamente e questo fa molta più paura del proiettile.

Quindi che si fa? Facciamo qualcosa di intelligente, e che abbia un effetto pratico immediato: acquistiamo i libri degli inquisiti. Acquistiamone copie e copie: ne faremo regali a Natale,

Ho tutti i libri di Magdi e Spencer: li ho acquistati di nuovo su Amazon. Le vendite devono avere un picco. E dopo che li abbiamo comprati leggiamoli, e regaliamoli perché siano letti. Così la libertà si salva, così facciamo uno sberleffo a chi vuole imbavagliarla.

Forza Magdi Cristiano, siamo tutti con te.