Anche oggi arriverà un migliaio circa di "migranti", nella quasi totalità islamici, quindi con un'impossibilità strutturale ad integrarsi. Molti di loro lasciano alle proprie spalle stati maggiorenni, che hanno un seggio all’Onu come noi, Ghana, Senegal, Algeria: non hanno né guerre né eruzioni vulcaniche, e che resteranno privi di forza lavoro giovane. Molti moriranno e della loro morte è corresponsabile la sottocultura dell’accoglienza che seleziona in maggioranza giovani e maschi che preferiscono l’avventura al lavoro quotidiano sul suolo natio: si rischia una traversata fortunosa, dopo di che il vitalizio assicurato: la signora Boldrini veglierà sul loro mantenimento a vita. Passeremo alla storia come l’unico popolo che ha finanziato la propria invasione.

Alfano ci assicura che non ci sono terroristi sui barconi. E se lo dice lui sarà sicuramente così, ma non ho bisogno che ci sia un terrorista perché mi annientino: mi basta continuare a mantenerli. Peraltro se anche non ci sono terroristi, lo diventeranno: rinchiusi in una religione violenta e aggressiva, da cui nessuno li aiuterà a uscire, in un continente dove il mantenuto o il disoccupato sono il destino più probabili. L’Italia è stata messa nelle stesse condizioni di Israele: o subiamo un torto, la distruzione, o facciamo un torto, difendersi, non soccorrere. I tutti questi casi il principio di giustizia deve prevalere su quello di misericordia, perché la misericordia senza giustizia è un concetto totalitario di sopraffazione.

I migranti, inevitabilmente, spesso anche incolpevolmente, mangeranno le poche risorse che non ci sono per le famiglie dove c’è un figlio malato, la neutra parola disabile che nasconde l’impossibilità di vivere. Nessuno assiste gli autistici dopo la maggiore età, se avete il cancro meglio che sia lento perché per avere una risonanza magnetica ci vogliono sette mesi e se dovete avere un infarto, meglio trovarsi in Francia.

Tra i poteri forti che hanno condannato a morte l’Italia c’è Bergoglio, che si commuove solo davanti agli immigrati musulmani. Sarebbe bellissimo e cristiano se li convertisse, allora sarebbe un grande e meraviglioso Papa, allora sarei con lui ogni istante, disposta a dare tutta la mia vita, ogni mio avere per portare la luce di Cristo a chi ne è nato privo. Visto che omaggia il Ramadan e dà i sagrati delle chiese perché il grido “Allah è grande” risuoni, il comportamento di Bergoglio è anticristiano, tragico, un nuovo e importante tassello per la distruzione dell’Europa e soprattutto dell’Italia. Sono 100.000 i cristiani che ogni anno sono uccisi dai musulmani, eppure durante il discorso di Serajevo Bergoglio non li ricordati, non li ha nominati, ha continuato a sorridere mentre diceva le solite idiozie. I bambini cristiani vengono sgozzati con banali coltelli da cucina. I venditori di armi non c’entrano. C’entra la ferocia dell'islam contenuta nel Corano. Chi non ne parla sta tradendo la verità e quindi la giustizia. L'ateo Pascal Brukner è rimasto sconvolto dalle violenze perpetrate in terra islamica sui cristiani. Bergoglio non le nomina.

Mentre i bambini cristiani vengono decapitati, crocifissi, bruciati vivi, Bergoglio e le gerarchie cattoliche si occupano di altro. Sempre attento alle istituzioni, la Carta dell’Onu ha sostituito il Vangelo, Bergoglio ci ha informato che c’è la “Giornata mondiale del fanciullo” sfruttato sul lavoro e afferma che sfruttare i bambini è sbagliato. Mio Dio che pensiero travolgente, meno male che ce l’ha detto lui: lo stavano già dicendo funzionari Onu, sindacalisti, uomini politici, un po’ di banalità in più, perché no? Tutte le volte che Bergoglio apre la bocca e parla, spandendo al mondo le perle del suo cristianesimo low cost, flessibile, porzionabile, opinabile, vegetariano, vegano e transfriendly, in una parola simpatico, mi faccio sempre la domanda: questa frase avrebbe potuto pronunciarla anche qualcun altro? Avrebbe potuto pronunciarla un protestante, un buddista, un ateo, la Camusso, qualcuno che si veste di bianco perché fa il gelataio e non il papa? La risposta è puntualmente sì: Bergoglio ha veramente portato il cristianesimo ai saldi di fine stagione. Parlare di Dio e di Gesù Cristo che è morto di un’agonia atroce e poi è risorto è poco “cool”: sia Scalfari che Pannella resterebbero perplessi di questo ritorno al Medioevo, e Bergoglio ne parla pochissimo, di striscio, chiaramente di malavoglia. Anche parlare delle bambine cristiane stuprate a Mosul dai musulmani felici di affondare il pene nei loro corpi impuberi dopo aver decapitato i loro fratelli e i loro padri è poco “cool”, quindi sua Simpatia Francesco Primo non ne accenna nemmeno.

I media adorano Bergoglio, perché i media appartengono a una civiltà filoislamica, relativista, antisemita, antisionista e soprattutto anticristiana, e Bergoglio è filoislamico, relativista, antisemita, antisionista e soprattutto anticristiano. La piaggeria dei media per Bergoglio è nauseante, soprattutto per chi ricordi il loro odio viscerale e continuo per l’ultimo Papa che ha occupato il posto di vicario di Cristo.

Al giornale radio di un paio di giorni fa una giornalista trionfante e giuliva, ci ha detto con voce commossa, che il papa pensa ai poveri: dopo le docce anche un ricovero: tutto questo dal cuore del papa. Signora, non so chi lei sia, ma la informo che sono 1700 anni che la Chiesa pensa ai poveri, essendone spesso l’unico soccorso possibile, che ogni giorno nascono ricoveri, lebbrosari, orfanotrofi, e ospedali. Quello che è indecente è un papa (la minuscola non è un errore) che strombazza e fa strombazzare ogni banalità che fa. Bergoglio ha fatto un ricovero per i senzatetto? Si ha la folle impressione che sia una cosa nuova, che la Chiesa non lo abbia mai fatto. Uno solo? Che spilorcio! Tutti i suoi predecessori hanno fatto molto di più: certo non mettevano le cose sotto il colonnato del Bernini perché si vedessero. Con tutte le migliaia di costruzioni, spesso magnifiche, spazi di proprietà della Chiesa, la docce per i poveri di Bergoglio sono nel porticato del Bernini, dove con la “scusa” dei poveri si profana la sacralità del luogo. La scelta avrebbe avuto un senso solo se il porticato fosse stato l’unico luogo disponibile: così come è stata fatta ricorda in tutto e per tutto Giuda il filantropo, che davanti al gesto della Maddalena che ha speso del denaro per riconoscere la Sacralità di Cristo, obbietta che con il denaro si potevano soccorrere i poveri e Cristo risponde che il primo compito è l’amore per Dio.

Bergoglio ha sostituito Dio con i poveri, non si inginocchia davanti all’ostia, nelle Filippine ha permesso che finisse nel fango, ci spiegherà che è una semplice metafora, ma ordina di inginocchiarsi davanti ai poveri. Io mi inginocchio davanti a Dio e ai santi. Esiste una ricchezza criminale di rapina, e una ricchezza santa che produce benessere per tutti, esiste una povertà santa, una povertà innocente e una povertà maligna degli ignavi. La povertà non è sinonimo di santità e solo un demagogo veterostalinista può affermarlo. È un’idea degna di Pol Pot. La carità di Bergoglio è poca, micragnosa, e follemente strombazzata, esattamente come quella degli attori di Hollywood.

Sarebbe anche grazioso se, mentre i bambini cristiani vengono crocifissi, che è più grave di essere sfruttati sul lavoro, ma forse questo è un concetto troppo difficile per Bergoglio, che colui che dovrebbe essere il capo del cattolicesimo, il vicario di Cristo in terra la piantasse di farsi fotografare con il suo sorriso stolido e il segno del pollice dell’OK, anzi occhei. Non è occhei vostra simpatia. C’è il suo faccione con sorriso annesso anche sui lecca lecca, 3 euro e 50, incluso di preghiera. Non è occhei che il faccione di Bergoglio col pollice alzato sia impresso sopra il crocifisso: il crocefisso appartiene a Cristo e solo a Lui. Non è occhei, Cristo è morto in croce dopo un’agonia atroce, ed è risorto dopo tre giorni e ora il posto del suo vicario è occupato da un sorridente mister simpatia, che ci informa che è sbagliato sfruttare i bambini sul lavoro, e non che è sbagliato crocifiggerli, che in un dialogo sui minimi sistemi tra due gnomi del pensiero, la conversazione con Scalfari, ha osato affermare che i problemi del mondo moderno sono la solitudine dei vecchi e la disoccupazione dei giovani: questa frase può pronunciarla solo un ateo, e di un tipo particolarmente ottuso: la tragedia del mondo moderno è la perdita di Dio, un tale dolore di vivere che le donne uccidono i figli nel loro ventre per non metterli al mondo, la tragedia del mondo moderno è l’islam che avanza su tutti i fronti annientando la libertà dell’uomo ovunque arrivi.

Bergoglio da bravo ateo spiega che la moltiplicazione dei pani e dei pesci è una parabola, che Dio non è cattolico (La Madonna forse si?), che essere cristiani o musulmani o altro è lo stesso purché ognuno faccia il bene. Magnifico: i terroristi islamici quando ammazzano fanno il bene secondo la loro religione, anche le SS che massacravano i bambini ebrei e i repubblicani spagnoli che bruciavano vivi i seminaristi erano tutti convinti di fare una bella cosa, per l’ateo Bergoglio sono buoni. Tutte le vie portano a Dio?: Gesù Cristo aveva detto il contrario, con molta chiarezza. Oltretutto, se tanto è tutto è lo stesso, chi glielo ha fatto fare di subire un supplizio atroce, e risuscitare al terzo giorno? Lo stesso risultato si poteva raggiungere massacrando e stuprando come Maometto, oppure stando sotto un sicomoro o qualcosa del genere a guardarsi l’ombelico come Budda. Il Cristianesimo è l’unica strada verso l’unico vero Dio, o è veramente il concetto del minimo risultato col massimo sforzo.