Bisogna davvero che la smetta di leggere  documenti e previsioni del Governo! Ogni volta diventa sempre più evidente il fatto che scrivano numeri a capocchia, basati sul nulla per giustificare politiche fiscali feroci e depressive.

Basta! Non se ne può più!

L’ultimo DEF del Settembre 2013 merita di essere letto (sono 100 paginette che vanno via veloci) al fine di poter comprendere come mai e poi mai usciremo da questa depressione  con simili figuri al Governo.

La vera chicca del documento è la tabella che riporta le previsioni fino al 2017 del debito, PIL, Avanzo Primario ed altri indicatori di finanza pubblica.

 

Sulla base di detta Tavola possiamo procedere allo studio del famoso “ Effetto Saccomanni” che recita come segue: laddove ricorrano le condizioni per poter scrivere una serie di dati di finanza a casaccio, è prassi inserire aumenti del reddito (PIL ) a fronte di diminuzioni del debito al fine di rendere credibile una qualsiasi previsione di bilancio, salvo poi, nel futuro, rimodulare i dati secondo le esigenze del Governo         ( tanto i numeri  sono messi sempre a caso)”.

Non lo avete mai studiato, vero? …invece è importante conoscerlo specialmente oggi.

Dunque: partiamo dall’analisi del dato che evidenzia come nonostante tutto quanto occorso di negativo al Paese, ancora i nostri eroi non han capito niente della crisi attuale e di cosa e quale sia la chiave per la ripresa e la crescita. Gli interessi sul debito sono la variabile chiave di tutto!! Vanno portati all’1%!!!

Pagare il 5% l’anno su 2000 miliardi significa spendere 100 miliardi l’anno e trasferirli al sistema bancario che al 90% detiene il debito italiano: in cinque anni, dal 2013 al 2017, i cittadini italiani pagheranno attraverso le tasse la bellezza di 450 miliardi di euro al sistema bancario!!

Pensateci un momento: quante cose si potrebbero fare con una cifra del genere? Quanto sarebbe importante poter disporre di risorse per tagliare le tasse ai lavoratori ed alle imprese? E invece no! Si preferisce ingrassare la rendita bancaria parassitaria.

Posto dunque che ancora una volta ci troviamo  a fare i conti con gente che non fa l’interesse dello Stato e dei cittadini, ma quello della grande finanza o come la definiva il Prof. Auriti, della “Grande Usura”, diamo un rapido  sguardo alle altre voci della tabella del DEF.

Le prime tre righe sono illuminanti e rispondono alla domanda del perché aumenta in modo incontrollabile il debito pubblico. Infatti a fronte di un Avanzo Primario  cumulato per gli anni 2013/2017 del 17.4% si sosterranno spese per interessi  sul debito del 26.6%, da cui avremo che il debito salirà solo per questo motivo del 10%!!

Tuttavia, nella Tabella si noterà come il rapporto debito/PIL sia  previsto in progressivo graduale ridimensionamento: ma come? Se in 5 anni solo per effetto dell’indebitamento netto salirà del 10%, come si fa a scrivere che scenderà addirittura del 10%?

Questo è l’”Effetto Saccomanni”, ovvero come scrivere numeri a capocchia da qui all’eternità!

In realtà, il bravo Ministro ci fa sapere che il rapporto debito/PIL si ridurrà a ragione di una impetuosa, incontenibile,fantastica,eccezionale crescita  del PIL nel periodo 2013/2017 di ben 230 miliardi, ovvero un incremento del 14.7%!!! 

Perfetto!! Meraviglioso! Che risultato eccezionale. La crisi è finita.

Sono dei pagliacci in giacca e cravatta, altro che statisti e professori!!

Per quanto tempo ancora dovremo tollerare simili incantatori di serpenti al timone del Paese, fedeli all’Euro più che alla Repubblica, succubi dell’Europa e dei suoi perversi  indirizzi, garanti del sistema bancario e finanziario globale?!