Non è sorprendente che tanti bravi cristiani non perdano occasione per criticare Israele per i presunti maltrattamenti dei cristiani e non dedichino neppure la stesso livello di attenzione alla condanna dei massacri indicibili compiuti dai musulmani ai danni dei cristiani in tutto il mondo?

Eppure, mentre l’antipatia di Israele nei confronti del Vaticano e dei cristiani potrebbe avere qualche giustificazione, il trattamento riservato ai cristiani dai musulmani è totalmente ingiustificato, non solo per la sua natura estremamente violenta, ma anche alla luce dell'apparente propensione della Santa Sede e dei bravi cristiani a sposare la causa di chi non solo delegittima, ma tenta in ogni modo di distruggere Israele e gli ebrei.

Dopo secoli di persecuzioni cristiane ai danni degli ebrei basate sull'accusa di Deicidio e culminate con la Shoà perpetrata nel cuore dell´Europa cristiana, è comprensibile, infatti, che l´anti-sionismo e anti-semitismo dei cattolici di sinistra non siano riusciti a generare un moto d'istintiva simpatia verso i cristiani.

Ciò che dovrebbe stupire, invece, è il fatto che la scelta di campo a favore della causa palestinese e dei musulmani contro Israele non sia servita a guadagnarsi le simpatie degli islamici.

Altrettanto stupefacente è come mai, nonostante la loro presunta capacità e il loro sforzo di cogliere sempre e comunque qualcosa in comune anche tra culture e religioni totalmente incompatibili ai fini di promuovere la fratellanza universale, i bravi cristiani non riescano a riconoscere il minimo comune denominatore di quasi tutte le più feroci violazioni dei diritti umani ai danni di popolazioni, etnie e minoranze religiose diverse.

Sebbene tutte le vittime condividano lo stesso spietato carnefice in Indonesia, in Pakistan, in Israele, in Sudan, in Armenia, in Egitto, in Iran, in Iraq, in Nigeria, in Siria, i bravi cristiani sembrano incapaci di eseguire una banale analisi comparata e trarne le debite conclusioni.

Invece di spendersi, come dovrebbero, nella difesa degli innocenti, e nella condanna senza appello del loro comune aggressore, tentano semmai di comprendere le ragioni dei tagliatori di teste e degli stupratori, considerano l'islam il male minore rispetto all'indifferenza o altri problemi che affliggono l´Occidente malato, arrivano persino ad esprimere sentimenti di ammirazione per l´islam, spingendosi fino al punto di volerlo includere nel club delle religioni rivelate.

É problematico che i bravi cristiani amanti dell'islam spesso annoverino nel loro gruppo persino illustri teologi di Santa Madre Chiesa. Ma non trattandosi di materia di fede (non rammento la presenza di alcun riferimento all'islam nel Credo Apostolico o nelle lezioni di Catechismo), questi eminenti studiosi, al di là delle buone intenzioni, sono suscettibili di commettere errori come chiunque altro in questo caso, stiamo cioè parlando di una teoria "scientifica" da testare come qualunque altra teoria, non di verità dogmatiche.

Inoltre, temo che le ragioni della scelta di includere l'islam nella categoria delle religioni rivelate abbiano poco a che fare con la teologia e molto invece con il multiculturalismo, il relativismo culturale e religioso, che affliggono anche i cristiani, e forse soprattutto con la comprensibile paura, da cui scaturirebbe il disperato tentativo di placare la furia omicida di chi non vuol sentire ragioni, ricordandogli la presunta fratellanza nell'adorazione del medesimo Dio.

Se i bravi cristiani possono credere che Mohamed sia stato onorato della visita dell’Arcangelo Gabriele sulla collina di Hira, allora perché non considerare seriamente la possibilità che Giorgio Bongiovanni abbia ricevuto le stigmate dagli alieni? Le ferite sul corpo di quest´uomo rappresentano una prova più concreta delle storie che circondano l´illuminazione di Maometto.                                                                                                                                E perché non dare credito alle parole dei Mormoni, secondo cui Joseph Smith avrebbe incontrato di persona Dio Padre e Gesù e da loro ricevuto il libro di Mormon in America? É infatti innegabile che i mormoni condividano con i cristiani cattolici infinitamente di piú dei musulmani.                                                                                                                                  E che dire di Hitler e delle farneticazioni secondo le quali sarebbe stato ispirato da Dio a scatenare la II Guerra Mondiale e a portare a compimento il genocidio degli ebrei come punizione per aver ucciso Gesù Cristo? Le SS esibivano sulla cintura la scritta “Gott mit uns” a confermare la convinzione di avere Dio dalla loro parte.

Se un profano non sapesse nulla delle visioni angeliche, forse provocate a Mohamed dall’eccessivo calore del deserto, e, sulla base soltanto delle violenze, del sadismo, della degradazione dell’essere umano, volesse paragonare l’islam ad un culto o pseudo-religione esistenti oggi o nel passato, la somiglianza maggiore non sarebbe né con il cristianesimo, né l’ebraismo, bensì con il nazismo. Non a caso Hitler disprezzava il cristianesimo, ma nutriva una profonda ammirazione per l'islam ed era contraccambiato nel suo amore: durante la II Guerra Mondiale gli arabi, incluso quelli palestinesi sotto l´egida del Gran Muftì di Gerusalemme, sposarono la causa del nazismo.

Paradossalmente, se Allah fosse anche il nostro Dio, sarebbe forse meglio "adorare il diavolo", ci renderebbe uomini migliori, o meno disumani, nella maggior parte dei casi. In fondo, i satanisti, con qualche eccezione, sono dei principianti in confronto ai bravi musulmani. I primi per lo più si limitano ad organizzare “orgette” consensuali in una inquietante scenografia da film dell'orrore, i secondi sequestrano centinaia di bambine dagli istituti di accoglienza per sottoporle a stupri di gruppo da parte di decine di uomini per notte, come i musulmani recentemente incriminati in Gran Bretagna. E per soddisfare la sete di sangue, gli "adoratori del diavolo" in genere si accaniscono contro galline e conigli, non contro altri esseri umani, incluse le proprie mogli e figlie, come fanno invece i bravi musulmani.

Se Mohamed fu davvero visitato da un’entità soprannaturale, a giudicare dalla “meravigliosa” trasformazione a cui andò incontro come essere umano, questo angelo deve essere giunto da un posto persino più caldo del deserto della Penisola Arabica.

Infatti, Maometto, il modello di uomo per tutti i musulmani, dopo l’illuminazione, divenne l’antitesi di Gesù Cristo: un pedofilo, violento, sadico, torturatore, decapitatore di altri esseri umani. Se qualcuno o qualcosa quel giorno davvero scese sulla terra e trasformò Mohamed nel Profeta, o era un demone, oppure una creatura aliena, un “predator” conquistatore di pianeti e divoratore di civiltà, in grado di penetrare nel corpo e nella mente degli umani e costringerli a compiere massacri e crimini inauditi.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se il medesimo “Arcangelo Gabriele” fosse comparso anche a Nazareth circa 600 anni prima. In che cosa si sarebbe trasformata la creatura più dolce e meravigliosa della Terra? E chi, o meglio che cosa, avrebbe generato?

Quando i turchi ottomani conquistarono Costantinopoli nel 1453, dopo aver massacrato i difensori della città, irruppero nella Cattedrale di Santa Sofia e decapitarono persino i neonati usandone le piccole teste mozzate per spegnere i ceri.                                        I giannizzeri stuprarono migliaia di monache in poche ore e quindi, una volta soddisfatti, le sgozzarono.

Saltando a piè pari secoli di efferatezze inenarrabili, arriviamo all'epoca attuale, in cui le cose non vanno meglio.

É di qualche mese fa la notizia di un gruppo di talebani, musulmani tra i più simili alla figura paradigmatica del Profeta, che, dopo aver fatto irruzione in un’abitazione nei pressi del confine Pakistan-Afghanistan, in cui erano radunate alcune donne, una delle quali stava allattando suo figlio, hanno strappato il bimbo dalle braccia della madre, le hanno tagliato via i seni e costretto le sue compagne a nutrirsene.

Questi episodi, ed altri di analoga natura, che i bravi cristiani liquidano quale il prezzo da pagare per il colonialismo e imperialismo, o come l’unica “trascurabile” differenza tra islam e cristianesimo, non costituiscono l’eccezione, la deviazione dalla rettitudine morale, come nel caso del cristianesimo, ma la regola nell’islam, in quanto pienamente giustificati dal punto di vista etico, sia dal Corano, sia dall'esempio di Maometto.

Non stupisce, dunque, che la storia dell'islam dal VII secolo ad oggi sia praticamente un'unica lista interminabile di crudeli episodi di violenza disumana, che hanno comportato la morte di circa 270 milioni di persone (http://www.politicalislam.com/tears/pages/tears-of-jihad/)

Ciò che sorprende, invece, è l´incredibile capacità di accomunare gli opposti esibita dai bravi cristiani.

Credete ciò che volete, ma per quanto mi riguarda, i musulmani tutto possono adorare tranne che il nostro Dio e il Dio d’Israele.