Ammesso che le frattaglie della partitocrazia possano riuscire a portare gli elettori al voto anticipato, prima che gli elettori stessi si rendano conto di come ed a chi sono stati svenduti, potrà riuscire a far guadagnare loro pochi mesi o settimane di tempo. Non tanto per l’improvvisa presa di coscienza e tardiva consapevolezza dei cittadini, quanto dall’impossibilità da parte del governo, di qualunque colore, di ottemperare, anche se a costo della più feroce macelleria sociale, agli assurdi impegni economici assunti dall’ammucchiata partitica pilotata da Monti, in favore dei banchieri, a danno dei cittadini, del mercato e delle Istituzioni.

La compagine politica vincente sarà solamente quella che fuori dalle vecchie logiche dell’attuale partitocrazia, saprà unificare le varie componenti per la riacquisizione della sovranità monetaria da parte dello Stato italiano, con tutto quello che ne consegue.

L’ineludibile primo passo verso la sovranità monetaria, è quello del ritorno da parte dello Stato italiano all’emissione monetaria diretta della propria moneta nazionale, in nome e per conto dei propri cittadini. Tutto il resto, qualsiasi altra fantasiosa proposta è assolutamente subordinata a questo primo risultato da perseguire nell’interesse di Tutti e di tutte le categorie e del mercato. L’uscita dalla diabolica spirale del debito pubblico costruito dall’attuale emissione monetaria in mano ai banchieri privati, è immediatamente possibile se lo Stato italiano, a titolo originario, si riappropria e dispone, togliendolo ai banchieri, delle risorse (signoraggio) che si verificano sempre con l’emissione monetaria, posto che, il valore ai pezzi di carta – moneta, viene ed è conferito dal cittadino che lo utilizza e non dalla tipografia che lo stampa. Se sono buoni i titoli di debito dello Stato italiano, al punto da continuare ad essere scontati, magari a strozzo, dalla banda bancaria degli strozzini internazionali, sono altrettanto validi i titoli monetari emessi dallo stesso Stato. G. Auriti sosteneva che l’abilità del ladro consiste proprio nel convincere il derubato che quanto gli viene sottratto non gli appartiene. E’ ora che i derubati, indipendentemente dal colore della tessera di partito posseduta sino ad ora se ne rendano conto, i vari colori sono attualmente quasi tutti in ammucchiata a sostegno del governo dei banchieri e, se non altro per motivi di legittima difesa, comincino ad agire, dopo aver cominciato a pensare.