Recentemente Magdi Allam ha scritto un comunicato ufficiale del partito nel quale denuncia giustamente la perdita di sovranità monetaria che in questo momento l’Italia sta subendo a causa della crisi finanziaria, e nel dibattito interno al nostro sito abbiamo discusso nel blog di Alfonso e di Stefano Giannotti sulla necessità di recuperarla anche eventualmente uscendo dall’eurozona e dalla comunità europea.
In questi giorni ho approfondito molto tutte queste considerazioni e mi sono reso conto che ciò che sta succedendo a livello finanziario viene spesso attribuito ad una fantomatica “speculazione internazionale” per difendersi dalla quale le grandi istituzioni finanziarie mondiali ed europee scendono in campo in aiuto ai paesi “porci” (PIIGS, alias Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) che a causa della loro pigrizia e indolenza, non sono in grado di pagare i debiti.
Io rifiuto categoricamente questa visione. Chi sono questi “speculatori internazionali” così potenti da mettere in ginocchio intere nazioni? Se sono in grado di orientare una quantità così enorme di azioni finanziarie verso un unico obiettivo significa che deve essere possibile individuarle. Anche Alfonso in uno dei suoi articoli suggeriva ad Obama all’indomani del declassamento del debito USA di indagare su chi avesse tratto dei benefici finanziari scommettendo al ribasso.
Insomma chi sono questi burattinai occulti? Questi novelli dittatori del mondo che non è possibile individuare e scoprire? Ma soprattutto quali sono le organizzazioni che coprono queste “entità”? (non saprei come altro chiamarle)
Ponendoci l’antico quesito “qui prodest ?”, cioè “a chi giova?”, probabilmente potremo avere utili indicazioni in proposito.
Noi si paga ogni anno qualcosa come 70 miliardi di euro di interesse sul nostro debito pubblico (il 3,7% di 1900 miliardi) che significa circa 2400 euro all’anno di interessi per ogni italiano che lavora (siamo circa 30 milioni).
Con l’ultima manovra, ogni italiano che lavora dovrebbe farsi carico di altri 150 euro circa (contributo di solidarietà) semplicemente per rimandare il problema di due anni, senza che si intacchi strutturalmente la macchina dello stato.
Io dico che non è giusto ! Ma a questo punto io dico che non solo non sono giustificati i 150 euro in più, ma nemmeno i rimanenti 2400 euro !!!
Personalmente come tantissimi italiani sia del nord che del sud ho sempre lavorato cercando di pagare i miei personali debiti e onorare i miei impegni e pagando sempre le tasse (tante) secondo giustizia. Ora perché mai dovrei pagare debiti che non ho contribuito in alcun modo a contrarre?? Di chi è la responsabilità per aver contratto questi debiti e non averli poi onorati?? Sono costoro che devono pagare non io ! E se dei soggetti, banche in primis, hanno prestato soldi conoscendo la situazione di difficoltà di chi beneficiava del prestito hanno anche loro delle responsabilità. Ma il tema è appunto questo: chi ci dice che questa situazione non sia stata volutamente indotta dagli elargitori del debito per arrivare intenzionalmente al collasso del sistema e alla sottrazione della sovranità finanziaria italiana ?
A che titolo una lettera della BCE determina le decisioni del governo italiano? Qual’è l’autorità giuridica che agisce affinché questo avvenga? Mi piacerebbe che qualche esperto di diritto internazionale me lo spieghi. Esistono trattati in questo senso? Accordi comunitari? Oppure si tratta di un suggerimento che i creditori hanno fatto arrivare all’Italia e di cui la BCE è stata semplicemente un tramite?
Si è trattato di un ricatto bello e buono. Con gli spread ai massimi la BCE ha chiesto di imporre tasse e operare tagli alla spesa in cambio di acquisto da parte della Banca centrale di Bond italiani. Io non ne faccio una questione economica perché non sono un esperto, e altri molto meglio di me potranno dare risposte e spiegazioni, io ne faccio una questione politica.
Tagliare la spesa e imporre tasse per onorare gli impegni presi con delle banche ???? Le banche alle quali noi prestiamo denaro sui nostri conti correnti praticamente a zero interessi e che poi prestano a loro volta il medesimo denaro al cinque o al sei per cento?
Ho approfondito alcuni aspetti della crisi Greca. Ho scoperto che la Grecia aveva affidato la gestione del suo debito sovrano alla Goldman Sachs dal 2001. Attraverso la Goldmann Sachs e i particolari legami con le autorità Greche molti paesi stranieri e multinazionali conclusero ottimi affari con il governo greco. La Goldman Sachs operava quindi da un lato come il revisore del debito sovrano nazionale e dall’altro come consulente delle aziende che “facevano affari” con il governo.
E’ stato dimostrato che la Goldman Sachs in questo periodo “truccava” contabilmente il debito sovrano greco nascondendo le magagne e dando l’impressione che la situazione fosse risanata per consentire al governo di procedere negli affari e negli acquisti. Non dimentichiamo che Mario Draghi. attuale presidente di Banca Italia e futuro presidente della Banca Centrale Europea è stato dal 2002 al 2005 vicepresidente e amministratore delegato della Goldman Sachs International e anche lui accusato di aver avuto delle responsabilità in questa operazione di maquillage contabile.
Francia e Germania, attraverso varie multinazionali tra cui ad esempio la Siemens, anche corrompendo ufficiali e dirigenti statali greci,
hanno venduto negli ultimi due anni alla Grecia circa 7 miliardi di euro di armi, sottomarini, aerei, mezzi corazzati, ed altri giocattolini del genere. Poi improvvisamente la situazione greca è degenerata, il debito è diventato tutto d’un tratto insostenibile, e sono arrivati gli aiuti della BCE e del Fondo Monetario Internazionale, però anche qui con alcune condizioni: gli aiuti erano accordati a patto che si imponessero nuove tasse e si operassero enormi tagli ma senza toccare però gli impegni presi per gli armamenti francesi e tedeschi.
Ora Francia e Germania, il “direttorio europeo” dei miei stivali, i principali azionisti della BCE, i protettori degli usurai, hanno accettato che i soldi della Banca Centrale fossero prestati alla Grecia a patto che la Grecia continuasse a comprare da loro le armi !!! In pratica il popolo greco deve fare sacrifici e subire una limitazione dei suoi servizi per continuare a comprare sottomarini e aerei da guerra tedeschi e francesi!!!!! I greci non sono più un Paese sovrano, sono dei vassalli della DEBITOCRAZIA multinazionale al soldo dei famosi burattinai mondiali. Quella che stanno subendo è una vera e propria TIRANNIA DEBITOCRATICA, e il debito, prima occultato nella sua gravità e poi lasciato esplodere, è il mezzo con il quale ricattano e estorcono la loro usura.
La lettera della BCE al governo italiano e la successiva reazione di quest’ultimo sono dei pericolosissimi sintomi di un inizio di perdita della nostra sovranità nazionale. Io non mi sento in nessun modo un PIIGS, un porco. Mi sento uno che ha sempre lavorato sodo e onestamente e non intendo farlo per pagare i tiranni della finanza italiana, europea e mondiale, che attraverso l’appropriazione del debito affamano intere popolazioni per estorcere loro denaro.
Agli usurai non è lecito esigere il pagamento delle loro estorsioni criminose. E alle vittime dell’usura è lecito non pagare, anzi per essi è doveroso difendersi legalmente da questi criminali. Personalmente non ritengo di dover pagare una sola lira (intenzionalmente uso la nostra divisa nazionale) non solo per il contributo di solidarietà ma nemmeno per il resto del debito nazionale. L’unica solidarietà di questa tassa è scandalosamente a favore delle banche e dei potentati finanziari mondiali. E io con certa gente non intendo affatto “solidarizzare”. Gente che sottrae valore al lavoro di milioni di persone attraverso operazioni finanziarie che altro non sono se non giochi di prestigio che servono a legittimare veri e propri furti. Il lavoro crea ricchezza, la ricchezza viene depositata in banca, la finanza inizia a maneggiare il denaro, ad ogni passaggio “succhia” valore, e alla fina i conti non tornano più. Alla fine noi lavoriamo e i signori che giocano a golf tutto il giorno in giro per il mondo incassano.
La BCE non difende ne le nazioni ne l’europa, ma all’opposto gli interessi di questa gentaglia, di questa feccia, delle banche e delle organizzazioni finanziarie, di questi sciacalli affamatori di popoli. Il lavoro è la vera ricchezza, non l’usura. La finanza è legittima ma deve essere uno strumento al servizio del lavoro, non viceversa. Oggi guadagna infinitamente di più chi maneggia la ricchezza rispetto a chi la produce. Questa è una aberrazione mostruosa, e profondamente contraria alla dignità umana, che va assolutamente contrastata sottraendosi al giogo dei potentati finanziari e delle forze globali che la favoriscono e che ne traggono enormi ed illeciti benefici. Quello che nessuno dice tranne forse noi in questo sito è che il debito non è una verità assoluta. Alfonso ci ha fatto vedere come Argentina, Islanda e io aggiungo Ecuador e altri Paesi si siano ribellati con successo a questo giogo terribile rifiutandosi di pagare il debito accumulato illegalmente dai loro politicanti corrotti al soldo di queste mafie globali, di queste forze del male occulto della finanza e delle istituzioni da loro inventate per ridurre interi stati e le loro popolazioni alla condizione di vassalli tributari del loro egoismo e della loro avidità senza limiti. Ecco perché è urgentissimo per l’Italia affrancarsi dall’Euro, dalla BCE e dall’Unione Europea di cui costoro si sono impossessati distruggendo ogni residuo di idealità e di bellezza nel progetto di unificazione continentale.
VIVA LA LIRA !!!! ABBASSO LA TIRANNIA DEBITOCRATICA !!!!