Il premier non ha la maggioranza a palazzo Madama
Dal voto sul sedicente decreto “sviluppo” emerge che il governo guidato da Mario Monti ha perso la maggioranza al Senato. Ha ottenuto infatti 127 sì, ben 35 voti sotto quota 162, cioè la metà più uno dei componenti dell'assemblea di Palazzo Madama in quanto il PdL ha deciso di astenersi.
Finocchiaro (Pd): il PdL fa mancare la fiducia al governo Monti
«Se il partito che da un punto di vista parlamentare ha ancora la maggiore consistenza passa all'astensione - ha commentato il presidente del PD al Senato Anna Finocchiaro - vuol dire che questo governo non ha più la fiducia delle Aule parlamentari. Credo che Monti debba recarsi al Quirinale».
Proroga di cinque anni sulle concessioni sulle spiagge
Una norma contenuta nel maxiemendamento prevede poi la proroga di cinque anni, dal 2015 al 2020, delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari che, in linea con la direttiva Bolkestein, avrebbero dovuto andare a gara dal 2015. Un fronte, questo, su cui il Governo, ovviamente contrario, è stato battuto in commissione. Sul punto, l'esecutivo ha poi deciso di non insistere: il maxiemendamento presentato conferma infatti la proroga di cinque anni delle concessioni balneari, fino al 31 dicembre 2020.
Il rischio della multa UE
Il ministro dello "Sviluppo" Corrado Passera, preoccupato, ha segnalato «il rischio di non trovarsi in linea con le normative europee in termini di concessioni» delle spiagge. La mini proroga rimanda solo il problema (“all’italiana”) e non è sufficiente a che gli imprenditori balneari possano riprendere ad investire tranquillamente nelle loro attività. Inoltre non sarà senza conseguenze per le casse dell'Erario: secondo la relazione tecnica che accompagna il maxiemendamento la norma che fa slittare la scadenza delle concessioni al 2020 potrebbe causare una multa, da parte dell'Ue, fino a 652.800 euro al giorno.
La vera (radicale) soluzione.
Fuori dall’euro, fuori da questa Europa.
Viva l’Italia. Viva Io Amo l’Italia