Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.

I cristiani che odiano gli ebrei odiano se stessi, perché è come se odiassero Gesù che era ebreo. 
Gesù è nato ebreo, è stato circonciso da ebreo, ha predicato e ha fatto i miracoli da ebreo, è morto sulla Croce da ebreo. 
I primi cristiani, che non si definivano tali, erano ebrei che hanno creduto che Gesù è il Cristo e il Messia, vero Dio e vero uomo, il Salvatore promesso da Dio al popolo ebraico. 
Non ci sarebbe il cristianesimo se non ci fosse l’ebraismo. L’Antico Testamento, o Bibbia ebraica, è parte integrante del testo sacro dei cristiani, unitamente al Nuovo Testamento. 
La nascita del cristianesimo come dottrina religiosa, è avvenuta a seguito di un sofferto e violento travaglio durato secoli, prima di recidere il cordone ombelicale dall’ebraismo e di concordare una tesi unitaria sulla specificità della figura e del messaggio di Gesù.
Ebraismo e cristianesimo condividono la stessa radice, anche se sono religioni distinte, una comunanza e una diversità che è stata fonte di dialogo e di conflitti mai sopiti da duemila anni. Ad oggi, soprattutto nella Terra di Israele o Terra Santa, persistono le tensioni tra ebrei e cristiani, culminando nel sostegno pressoché pregiudiziale soprattutto della Chiesa cattolica agli islamici palestinesi contro gli ebrei israeliani.

Ebraismo e cristianesimo vengono accomunati dall’islam come “Religioni del Libro”, concetto errato perché il cristianesimo si fonda sulla fede in Gesù non sulla venerazione dei Vangeli, come è invece il caso dei musulmani che concepiscono il Corano testo sacro increato al pari di Allah, l’Allah “incartato”. 
Ma, soprattutto, il Corano e Maometto considerano ebrei e cristiani come “miscredenti”, legittimandone l’odio, la violenza e la morte fino a quando non si sottometteranno all’islam.
La strage efferata di 1400 ebrei in Israele da parte dei terroristi islamici di Hamas lo scorso 7 ottobre, è stata ribattezzata “Tempesta Al-Aqsa”, dal nome della moschea di Gerusalemme dove, secondo il Corano nel 621 Maometto, arrivato dalla Mecca in sella a un cavallo alato, sarebbe asceso al Settimo cielo per incontrare Allah. Il fatto che nel 621 a Gerusalemme non ci fosse nessuna moschea, non altera il convincimento islamico che quel quel viaggio notturno di Maometto sarebbe effettivamente avvenuto, che tutta Gerusalemme sarebbe islamica, anzi tutto il territorio su cui sorge Israele sarebbe islamico, da “liberare” con il Jihad, la guerra santa islamica, più esplicitamente distruggendo Israele e sterminando gli israeliani. 

L’Europa è sempre più islamizzata, prossima a soccombere realizzando il successo di una guerra che si protrae da 1400 anni. Dopo aver sottomesso all’islam la sponda meridionale e orientale del Mediterraneo, le cui popolazioni fino al Settimo secolo erano al 98% cristiani, gli islamici non hanno mai rinunciato a sottomettere anche la sponda settentrionale. Maometto profetizzò che dopo Costantinopoli, sottomessa all’islam in un bagno di sangue nel 1453, anche Roma, fulcro della cristianità, sarà sottomessa all’islam.
Ebbene, proprio quando la guerra dell’islam per eliminare Israele e sottomettere l’Europa si manifesta in modo inconfutabile, l’Europa mostra la sua fragilità e la sua vocazione al suicidio innalzando la bandiera bianca della resa all’islam condividendo l’odio degli ebrei e criminalizzando Israele, propugnati dagli islamici, affiancati acriticamente dai pacifinti dell’arcobaleno, emblema della civiltà decaduta, sostenuti pregiudizialmente da Papa Francesco e da parte delle Chiese evangeliche, protestanti e ortodosse.

Oggi più che mai ebrei e cristiani sono chiamati a unirsi e a combattere insieme una comune battaglia per la propria sopravvivenza. Mentre a dividere ebrei e cristiani sono ragioni teologiche, a dividere gli islamici dagli ebrei e dai cristiani sono ragioni esistenziali. La disputa tra ebrei e cristiani si risolve seduti attorno a un tavolo, quella tra gli islamici contro ebrei e cristiani sul campo di battaglia. 
Ai cristiani che odiando gli ebrei e negando il diritto di Israele ad esistere sostengono di fatto i propri carnefici, i terroristi e gli integralisti islamici, manca una qualità fondamentale per vivere in dignità e libertà: il sano amor proprio, che li porta a comportarsi come chi odia se stesso. 
Noi da cristiani che amiano Gesù, amiamo gli ebrei e sosteniamo Israele nella sua legittima guerra per affermare il proprio diritto ad esistere come Stato del popolo ebraico; combattiamo per liberare l’Europa dall’islam, come ha fatto la cristianità a Poitiers nel 732, con la Reconquista in Spagna nel 1492, a Lepanto nel 1571 e a Vienna nel 1683, per essere pienamente noi stessi a casa nostra, salvaguardando la nostra civiltà dalle radici ebraico-cristiane che coltiva i valori della sacralità della vita, la pari dignità delle persone, la libertà di scelta individuale.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Giovedì 28 dicembre 2023