Cari amici buongiorno e Shabbat Shalom. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.
Mettere fuori legge la negazione del diritto di Israele all'esistenza e l'apologia del terrorismo islamico. È l'appello che lancio al Governo Meloni, con l'auspicio che l'iniziativa venga fatta propria dall'Unione Europa e dalle Nazioni Unite.
Bisogna fare in fretta. In Italia, più in generale in Europa e negli Stati Uniti, si sta diffondendo una narrazione menzognera di Israele e radicando un odio pregiudiziale nei confronti degli ebrei, a un livello ormai foriero dell'esplosione di una guerra civile, provocando una profonda destabilizzazione del fronte interno.
Presto si creerà un vuoto sul piano della sicurezza che verrà colmato dagli islamici, già insediati con i loro agguerriti “migranti”, le loro moschee - presidi territoriali, i loro “volti puliti” nella società e nelle istituzioni, la quinta colonna di “utili idioti” globalisti, relativisti e nichilisti nostrani, un fiume di denaro pronto a finanziare la “conquista islamica” e favorire le conversioni “volontarie”.
Oggi la negazione del diritto di Israele ad esistere viene promossa, in modo subdolo, sostenendo che Israele non è lo Stato del popolo ebraico, così come sancito e legittimato dalla risoluzione 181 del 29 novembre 1947 delle Nazioni Unite, ma sarebbe una “entità sionista”, dove il sionismo sarebbe una “ideologia razzista” contraria alla vera “identità ebraica”; ne consegue che Israele avrebbe usurpato la “Palestina”, concepita come una entità politica, il cui titolare sarebbe il “popolo palestinese”, formato da una maggioranza di musulmani, una minoranza cristiana e pochi ebrei votati al suicidio che condannano il sionismo.
In parallelo, oggi l'apologia del terrorismo islamico viene fatta sostenendo e scandendo le parole d'ordine proprie di Hamas “Palestina libera”, “Stop genocidio”, “Israele criminale”, “Stato terrorista”, “Assassini”, “Via i sionisti”.
Per “Palestina libera” non si intende l'evacuazione degli israeliani dalla Striscia di Gaza, definitivamente abbandonata nel 2005; mentre in Cisgiordania la presenza israeliana è conforme agli Accordi di Oslo nel 1994, congelati a causa del rifiuto di Arafat nel 2000 a Camp David di riconoscere Israele in cambio del primo vero Stato della Palestina.
La verità è che non è mai esistito uno “Stato della Palestina”, né è mai esistito un “popolo palestinese”, intesi come entità politiche. Fu l'imperatore Adriano nel 135, dopo la Terza guerra giudaica e lo sterminio di 580 mila ebrei, a imporre la sostituzione del nome storico di “Giudea” in “Siria – Palestina”, che è sempre stata una denominazione geografica, non politica.
Così come Gerusalemme non è mai stata né la capitale di un inesistente Stato della Palestina né il terzo luogo di culto sacro dell'islam, sulla base della leggenda del tutto infondata che Maometto sarebbe arrivato nel 621 sulla cupola della Moschea di Al Aqsa in sella a un cavallo alato, descritta nel Corano (17, 1).
La “Palestina libera”, specificano sia Hamas sia l'Olp, su cui si fonda la “Autorità Nazionale Palestinese” di Abu Mazen, si estende “dal fiume al mare”, cioè dal Giordano al Mediterraneo, concretamente si traduce nella cancellazione di Israele dalla carta geografica.
Quanto all'accusa di genocidio è del tutto infondata, perché non c'è mai stato alcun piano di Israele di annientare la popolazione palestinese, ma di sconfiggere ed eliminare i terroristi islamici di Hamas, in un contesto in cui Hamas usa spregiudicatamente i civili come “scudi umani”.
Quanto ai civili palestinesi effettivamente morti nella rappresaglia israeliana alla guerra scatenata da Hamas con l'atroce strage di 1200 israeliani il 7 ottobre 2023, i numeri pubblicati sono quelli diramati da Hamas, del tutto infondati e faziosi, evidenziato dal fatto che tra le vittime non compare nessun terrorista, ma solo donne e bambini.
È pertanto sconvolgente che ci sia una convinzione diffusa in Europa e negli Stati che i genocidi, i terroristi, i criminali e gli assassini non sarebbero i terroristi islamici di Hamas, ma Israele.
Se il Governo Meloni non interverrà in modo rigoroso e immediato per porre fine a questo sconcertante pervertimento della realtà e a questo avvelenato indottrinamento alla discriminazione, all'odio, alla violenza e alla morte di Israele e degli ebrei, saremo tutti noi italiani, europei e occidentali a pagare delle tragiche conseguenze, finendo per essere sconfitti e sottomessi all'islam dentro casa nostra.
Sbagliano tutti coloro che immaginano che il nemico sia Putin, paventando il rischio del tutto fantasioso che presto ci ritroveremmo i carri armati russi sotto casa nostra.
Il nostro vero nemico è l'islam, che è già annidato dentro casa nostra, che da 1400 anni persegue l'obiettivo di sottomettere anche la sponda settentrionale del Mediterraneo. Putin, all'opposto, è un alleato in questa guerra epocale, perché anche per la Russia il vero nemico interno è l'islam.
Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà
Venerdì 26 aprile 2024
La Casa della Civiltà è un'Associazione di Promozione Sociale (APS), fondata da Magdi Cristiano Allam nel 2021.
Promuove la “Federazione di Comunità locali”, nel contesto dell'Italia elevata a “Nostra amata Patria”.
Organizza un percorso di Formazione culturale, Mobilitazione civile e Azione politica costruttiva, per dare certezze sul piano dell'informazione responsabile, fortificare gli animi, infondere determinazione, con l'obiettivo di far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall'estinzione demografica, riscattare lo Stato collassato, trasformando l'Italia nel Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.
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