Cari amici buongiorno. Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, in un video in tre lingue destinato alla stampa estera e pubblicato ieri sul canale Youtube del suo Partito, ha assicurato che Fratelli d’Italia non intende uscire dall’euro, definendo questa ipotesi “una sciocchezza”, in caso di vittoria del Centrodestra alle elezioni parlamentari del 25 settembre e della sua nomina a Presidente del Consiglio.

“Ho letto che la vittoria di Fratelli d’Italia nelle elezioni di settembre sarebbe un disastro verso una svolta autoritaria, l’uscita dall’euro e altre sciocchezze di questo genere. Nulla di tutto ciò è vero. La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni ormai, condannando senza ambiguità la soppressione della democrazia e le vergognose leggi contro gli ebrei. 
Da anni ho l’onore di guidare il Partito Conservatore Europeo, che condivide valori ed esperienze con i Tory britannici, i Repubblicani statunitensi e il Likud israeliano. La nostra posizione nel campo occidentale è cristallina, come abbiamo dimostrato di nuovo condannando senza se e senza ma la brutale aggressione della Russia contro l’Ucraina, e aiutando dall’opposizione a rafforzare la posizione dell’Italia nei forum europei e internazionali”. 

In un intervento alla trasmissione “L’aria che tira” su La7 del 2 marzo 2021 Giorgia Meloni aveva detto: 
“L'euro non è irreversibile, è una moneta e non un dio, che cos'è irreversibile a parte la morte? Non ho mai proposto l'uscita unilaterale dell'Italia dall'euro ma credo che le monete siano uno strumento, non un dio. L'euro ha penalizzato alcune economie".

Su Twitter il 13 settembre 2018 la Meloni aveva scritto: 
“L’Italia è un problema per la zona euro? Pronti a togliere il disturbo e amici come prima. Vediamo come se la cava la zona euro senza l’Italia e come se la cava invece l’Italia fuori dall’euro.”

Su Twitter il 25 marzo 2017 Giorgia Meloni aveva scritto: 
“L'#euro è una moneta sbagliata destinata a implodere. Vogliamo lo scioglimento concordato e controllato dell'#Eurozona #ItaliaSovrana”
E aveva pubblicato un suo riquadro con questo testo:
“Il terzo punto del "Manifesto per un'Europa dei popoli": noi crediamo che l'euro sia una moneta sbagliata, che ha arricchito la Germania e impoverito gli altri Stati europei e per questo destinata a implodere presto. Vogliamo giungere allo scioglimento concordato e ordinato dell'Eurozona, in accordo con gli altri Stati europei. Questo vuol dire riprenderci la nostra piena sovranità
monetaria e il ripristino di una Banca centrale
che risponda agli italiani. #ItaliaSovrana”.

Correggere ed evolvere il proprio pensiero politico può essere un fatto positivo se ciò corrisponde all’adesione alla verità e si traduce nel bene del proprio popolo.
Ma non credo affatto che sia un fatto positivo il ripensamento di Giorgia Meloni sul riscatto della sovranità monetaria che implica l’uscita dell’Italia dall’euro. 
Prima della Meloni anche Matteo Salvini ebbe lo stesso ripensamento e sempre alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano del 2018, che consacrarono la Lega a primo partito del Centrodestra, e alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo del 2019, che consacrarono la Lega primo partito d’Italia. 
Anche Giorgia Meloni manifesta il ripensamento sulla sovranità monetaria e sull’euro alla vigilia delle elezioni parlamentari che probabilmente consacreranno Fratelli d’Italia a primo partito del Centrodestra e forse a primo partito d’Italia.
Salvini prima e la Meloni ora confermano che prima di poter mettere piede nel Palazzo del Potere, si deve prestare una sorta di giuramento in cui si testimonia la propria assoluta lealtà all’euro, all’Unione Europea, alla Nato, alla strategia globalista che sta forgiando il Nuovo Ordine Mondiale.

Cari amici, prendiamo atto che fintantoché un partito ha poco consenso e non rappresenta un problema per i poteri forti che governano gli Stati, gli è consentito di dire la verità in libertà. 
Ma se lo stesso partito cresce sul piano del consenso e ha i numeri per entrare nel Palazzo
del Potere, come d’incanto sopraggiunge una metamorfosi e si converte alla causa dei poteri forti.
Prendiamo atto che i partiti possono parlare lingue diverse fintantoché sono al di fuori del Palazzo del Potere, ma per accedere al Palazzo del Potere devono parlare la stessa lingua a prescindere dal fatto di concepirsi di destra, di centro o di sinistra.

La Casa della Civiltà promuove il riscatto della sovranità monetaria nella certezza che senza una moneta emessa direttamente dallo Stato a credito non potrà esserci un autentico sviluppo, così come è certo che l’euro ci condanna inesorabilmente a un debito incontenibile e inestinguibile ed è lo strumento principale per dare il colpo di grazia all’Italia come Stato nazionale indipendente e sovrano. 
I fatti attestano che a prescindere dal fatto che chi governa l’Italia sia di destra, di centro o di sinistra, il debito pubblico aumenta e con esso aumenta il debito delle famiglie, delle imprese e delle banche. L’euro è intrinsecamente deleterio per l’insieme del nostro sistema finanziario, economico, politico e sociale. 
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

Magdi Cristiano Allam 
Fondatore e Presidente della Casa della Civiltà 

Giovedì 11 agosto 2022