Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Vi auguro di cuore di stare tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati sereni, fortificati e determinati.
L'annuncio funebre in cui si legge «Sono stati strappati all'amore dei propri cari GIULIA E THIAGO TRAMONTANO. Ne danno il triste annuncio i genitori e nonni Loredana e Franco, fratelli e zii Chiara e Mario”, passerà alla Storia come un attestato del legittimo riconoscimento del nascituro come “persona umana” alla pari di tutte le persone umane, depositario dei valori inviolabili e dei diritti inalienabili alla vita, alla dignità e alla libertà. E, di conseguenza, tributario del naturale dolore nel momento della morte, trasformatasi in tragedia per l'atroce delitto perpetrato dal proprio padre, e di cui si celebra il lutto nel momento dell'estremo addio alle esequie funebri.  
Il riconoscimento pubblico e formale della madre Giulia e del figlio Thiago, che lei portava in grembo di sette mesi, come persone umane di pari valore e parimenti meritevoli dell'umana compassione per la loro barbara uccisione; ugualmente l'attribuzione pubblica e formale da parte della madre e del padre di Giulia anche del rapporto di stretta parentela quali “nonni” di Thiago, così come i fratelli di Giulia si accreditano al tempo stesso come gli “zii” di Thiago, costituisce un documento di straordinaria rilevanza nel processo di rinascita della nostra civiltà decaduta proprio perché disconosce la sacralità della vita dal concepimento alla morte interiore.
L'amore umano dei genitori e della famiglia di Giulia e di Thiago ha vinto l'ideologia criminale che nega il fatto ovvio che la vita è riposta e sussistente nel feto sin dal concepimento, ed è proprio perché è vita in nuce, in addivenire, evolve in una crescita naturale fino al completamento dell'integralità della persona come corpo, mente e anima.
Mentre per la legge dello Stato disumanizzato a morire è solo Giulia, per l'amore umano dei genitori a morire sono due persone distinte, Giulia e suo figlio Thiago. E sarebbero state due persone distinte anche se Thiago non avesse avuto ancora sette mesi, ma soltanto uno, o una sola settimana, o un solo giorno. In natura o si è “esseri animati” o “esseri inanimati”. E se si è “essere animati”, lo si è sin dal concepimento, sin dal primo istante di vita. Non sussiste l'ipotesi che si sia prima “esseri inanimati” o addirittura “non scientificamente qualificabili”, per essere riconosciuti come “esseri animati” solo dopo il parto al nono mese di vita.
L'amore umano che ha abbracciato sia la madre sia suo figlio, uniti nello stesso corpo per l'eternità, ha infranto il pregiudizio ideologico che nega al nascituro il riconoscimento di “persona umana”, depositario di una indubbia “personalità giuridica” sin dal suo concepimento; ha sconfitto la disumanità dei legislatori che hanno legittimato il crimine supremo dell'aborto, l'uccisione del figlio da parte della sua stessa madre, il più atroce delitto di cui possa macchiarsi l'umanità.
Probabilmente Loredana e Franco Tramontano, che hanno voluto essere indicati nell'annuncio funebre come genitori di Giulia e nonni di Thiago, l'hanno fatto con la spontaneità di chi è colmo d'amore per la propria figlia e il proprio nipote e vuole lasciare un segno tangibile del proprio amore con questo attestato di riconoscimento. 
Tuttavia, forse inconsapevolmente, il loro attestato d'amore resterà nella Storia della civiltà come una pietra miliare del recupero della coscienza, del riscatto della verità, della rinascita della cultura della vita che, prima o poi, prevalgono sull'ipocrisia, la menzogna e l'ideologia della morte.
Noi tutti, che amiamo la vita e combattiamo chi lede alla vita, soprattutto alla vita delle creature più indifese affidate alla protezione della madre nel proprio grembo, ci stringiamo con la preghiera, l'affetto, la solidarietà, ma anche con ammirazione e gratitudine alla famiglia di Giulia e di Thiago che ha voluto far prevalere la verità della vita sulla menzogna che nega la vita.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Lunedì 12 giugno 2023