Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.

L'Unione Europea, al pari degli Stati Uniti, ha messo fuori legge Hamas, indicato come organizzazione terroristica, ma sostiene e finanzia i Fratelli Musulmani, a cui Hamas aderisce.

Nel 2005 George W. Bush, dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 e dopo aver scatenato la guerra in Afghanistan, prendendo atto dell'insuccesso nello sconfiggere Al Qaeda e di fronte alla necessità di abbattere drasticamente i costi della Difesa, insieme all’allora Premier britannico Tony Blair fece un accordo segreto con i Fratelli Musulmani, movimento estremista islamico nato in Egitto nel 1924 che, al pari di Al Qaida e dell'Isis, mira a imporre l'islam ovunque nel mondo, ma preferibilmente attraverso la proliferazione delle moschee, senza escludere il terrorismo come fa Hamas che rappresenta i Fratelli Musulmani nei Territori palestinesi. In virtù dell'accordo segreto con Bush e Blair, nel 2006 i Fratelli Musulmani parteciparono per la prima volta alla vita politica in Medio Oriente. In Egitto entrarono con 88 deputati in Parlamento. Nei Territori palestinesi Hamas vinse le elezioni legislative e si aggiudicò la guida del Governo della cosiddetta «Autorità Nazionale Palestinese». E fu sempre Bush nel 2007 ad avviare dei negoziati con i Taliban per il tramite dell'allora Presidente afghano Hamid Karzai.
 
Il 6 giugno 2009 il Presidente statunitense Barack Hussein Obama legittimò l'islam come religione totalmente compatibile con la nostra civiltà occidentale, nel discorso all'Università del Cairo in cui disse: «America e Islam si sovrappongono, condividono medesimi principi e ideali, il senso di giustizia e di progresso, la tolleranza e la dignità dell'uomo». Nel 2011 Obama sostenne le cosiddette «Primavere arabe» che posero fine a dei regimi laici e favorirono l'ascesa al potere di esponenti dei Fratelli Musulmani, che conquistarono la Presidenza della Repubblica in Egitto, erano a un passo dal monopolizzare il potere in Tunisia e Libia, mentre in Siria scatenarono una sanguinosissima guerra civile. In questa strategia Obama si affidò totalmente alla Turchia di Erdogan e al Qatar, rispettivamente i principali sostenitori politico e finanziario dei Fratelli Musulmani.

Mentre nel 2001 fu l'Occidente a promuovere l'offensiva contro Al Qaeda dopo la tragedia delle Due Torri Gemelle, oggi assistiamo alla sconvolgente alleanza tra l'Occidente e il radicalismo islamico, che ha assunto il volto suadente dei Fratelli Musulmani.
Se nel 2001 l’Occidente, nel bene e nel male, sosteneva sulla sponda meridionale e orientale del Mediterraneo dei regimi autocratici sostanzialmente laici, Saddam Hussein in Iraq e Gheddafi in Libia, oggi l'Occidente è ovunque schierato al fianco dei Fratelli Musulmani, nemici giurati della laicità e della democrazia sostanziale.
L'Occidente è caduto nella trappola micidiale dell'illusione che per affrancarsi dal terrorismo islamico dei “tagliagole”, coloro che disprezzano la sacralità della vita propria ed altrui, si possa o addirittura si debba allearsi con i terroristi islamici dei “taglialingue”, coloro che, bontà loro, ci risparmiano la vita, promettono che non metteranno le bombe e non si faranno esplodere dentro casa nostra, ma in cambio chiedono ed ottengono la loro piena legittimazione politica come potere egemone nei Paesi a maggioranza islamica e della concessione di “roccaforti islamiche” all'interno stesso dell’Occidente.

L’Occidente non ha compreso che la dittatura islamica si afferma sia con il terrorismo dei tagliagole, coloro che sgozzano, decapitano e massacrano uccidendoci fisicamente, sia con il terrorismo dei taglialingue, coloro che ci impongono di non dire e di non fare nulla che sia in contraddizione con l’islam, reprimendoci interiormente. Entrambi convergono nell’obiettivo di sottometterci all’islam, ma divergono e confliggono perché si contendono il potere, perseguendo lo stesso obiettivo con modalità diverse. 
I primi pensano di accedere al potere tagliando la testa di chi lo occupa. I secondi più astutamente ritengono che per accedere al potere in modo definitivo e irreversibile sia necessario mettere solide radici, che constano di una fitta rete di moschee, scuole coraniche, ambulatori e centri ricreativi, macellerie e alimentari halal, enti assistenziali e finanziari islamici, tribunali sharaitici, centri studi sull’islamofobia e centri di formazione per imam, siti religiosi e di proselitismo. 
L’Occidente ingenuamente teme i primi e asseconda i secondi, per quanto il nemico più insidioso siano proprio i terroristi taglialingue, coloro che dall’interno di casa nostra camuffandosi all’occorrenza all’insegna del precetto della dissimulazione sancito dal Corano, sono convinti di poterci sottomettere strumentalizzando le nostre stesse leggi democratiche.   
Ci fidiamo della valutazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il grande burattinaio del radicalismo e del terrorismo islamico: «Non c’è un islam moderato e un islam non moderato. L’islam è l’islam».
 
Il 15 agosto 2021 in Afghanistan gli Stati Uniti, la superpotenza mondiale emblema dell'Occidente laico e democratico, si sono arresi ai terroristi islamici dei Taliban che ottemperano letteralmente e integralmente ad Allah e a Maometto. La conseguenza devastante per tutti noi è che la percezione di una epocale vittoria dell'islam ha incentivato l'attività degli Stati islamici, dei movimenti politico-religiosi e dei gruppi terroristici per accelerare la conquista dell'Europa e del Mondo libero. 
L'islam ha vinto una guerra epocale fondamentalmente sul piano religioso, identitario e politico, mentre l'Occidente è morto, privo di un'anima, senza la certezza di chi siamo, più che mai diviso politicamente e militarmente. Come la Storia insegna, gli imperi e le civiltà non finiscono per la forza dei nemici ma per la propria intrinseca fragilità. L'Occidente è morto non per la forza dei Taliban, ma per la sua ormai inconsistenza. Non è stato un omicidio ma un suicidio. Noi tutti oggi, ovunque in Europa e nel Mondo libero, rischiamo di essere sottomessi all'islam non tanto perché gli islamici sono forti, ma perché siamo a tal punto deboli che ci vergogniamo di chi siamo sul piano delle nostre radici, fede, identità, valori, regole e leggi, con la conseguenza che non sappiamo più farci rispettare dentro casa nostra, finendo per trasformarci in una terra di tutti e di nessuno. Il vuoto che noi stessi abbiamo creato verrà inesorabilmente colmato dai più agguerriti, determinati, violenti. 

Cari amici, dobbiamo fortificarci dentro, acquisendo la certezza e l'orgoglio di chi siamo, diventando pienamente noi stessi dentro casa nostra, esigendo che tutti, compresi i musulmani, si comportino né più né meno come sono tenuti a comportarsi tutti i cittadini, rispettando le stesse leggi, ottemperando alle stesse regole, condividendo gli stessi valori.
Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Giovedì 19 ottobre 2023