Cari amici buongiorno e Shabbat Shalom. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.
Oggi, giornata festiva per i musulmani che affollano le moschee alla preghiera collettiva di mezzogiorno, subendo il condizionamento dei sermoni colmi di odio, violenza e morte contro gli ebrei e i cristiani contenuti nel Corano e praticati da Maometto, Hamas ha proclamato il “Venerdì della Tempesta Al-Aqsa”, dal nome della guerra terroristica scatenata il 7 ottobre contro Israele, invitando i musulmani ovunque nel Mondo a compiere attentati terroristici contro Israele.
Ebbene, esorto l'Italia a vietare subito tutte le manifestazioni a favore del terrorismo islamico che vuole esplicitamente distruggere Israele, cominciando con il vietare la manifestazione indetta oggi a Roma alle ore 18.
Il divieto delle manifestazioni inneggianti alla Palestina è stato deciso ieri dalla Francia. Il ministro dell'Interno Gerald Darmanin ha chiesto ai prefetti di vietarle tutte «perché suscettibili di generare disturbi all'ordine pubblico. L'organizzazione di queste manifestazioni vietate deve dar luogo ad arresti». Ha precisato che gli stranieri autori di eventuali reati «devono vedersi sistematicamente revocato il permesso di soggiorno ed attuata senza indugio la loro espulsione».
Anche nel Regno Unito il Governo conservatore ha vietato le manifestazioni a favore di Hamas e le bandiere palestinesi. Il ministro dell'Interno,Suella Braverman, in una lettera inviata ai capi della Polizia di Inghilterra e Galles, ha esortato gli agenti a usare «tutta la forza della legge» contro le manifestazioni di sostegno ad Hamas. Per Braverman sventolare simboli filo-palestinesi o pro-Hamas e scandire slogan anti-israeliani costituiscono violazioni dell'ordine pubblico.
Anche l'Austria ha vietato una manifestazione pro-palestinese a Vienna. La manifestazione aveva come slogan “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera”, slogan che è proprio di Hamas e significa eliminare Israele dalla carta geografica ed essere sostituita da uno Stato palestinese dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo.
Anche la manifestazione, indetta oggi a Roma a partire dalle ore 18 in Piazza Vittorio, è stata indetta all'insegna dello slogan “Palestina Libera! Con la resistenza fino alla Vittoria”; dove la “resistenza” corrisponde ai terroristi islamici di Hamas, la “Palestina libera” e la “Vittoria” corrispondono all'eliminazione di Israele.
Già mercoledì scorso, 11 ottobre, a Milano si è svolta una manifestazione con lo slogan “Israele terrorista, Palestina libera” e “Intifada fino alla vittoria”. Le agenzie di stampa hanno registrato degli interventi che definiscono Israele «entità sionista e nazista»; rappresentano la Palestina come «territorio occupato»; i palestinesi avrebbero subito «un genocidio»; equiparano i terroristi islamici ai partigiani italiani che «ci hanno insegnato: difendere la patria non è un reato».
Il divieto delle manifestazioni a favore dei terroristi islamici s'impone specie dopo che Khalid Mash'al, uno dei principali leader di Hamas, già Presidente del suo Ufficio Politico dal 1996 al 2017, in un discorso ha lanciato un appello a tutti i musulmani del Mondo a compiere degli attentati terroristici contro Israele.
Mash'al ha chiesto a tutti i musulmani del mondo di portare avanti il Jihad, la “Guerra santa islamica” con «le loro anime», significa perpetrare attentati terroristici suicidi; «combattere ed essere martiri per Al-Aqsa», dove il “martirio” significa uccidere il maggior numero di ebrei prima di sacrificare la propria vita, conquistando il Paradiso di Allah. L'appello al “martirio” è rivolto ai musulmani che vivono nei paesi circostanti Israele, Giordania, Siria, Libano ed Egitto; ma anche ai musulmani di altri paesi che vadano alle frontiere e cerchino di entrare, ciascuno con i propri mezzi.
Queste sono le parole di Mash'al: «Questo è il momento per il Jihad di essere applicato sul campo piuttosto che solo in teoria. Chiediamo ai mujaheddin di andare in lunghe carovane a spargere il loro sangue sulla terra di Palestina. Gli aiuti finanziari sono importanti ma oggi chiediamo il vostro sangue e le vostre anime da sacrificare per la Palestina».
Mash'al ha chiesto di mostrare rabbia, soprattutto oggi venerdì, nei paesi musulmani e tra i musulmani nel mondo, definendolo il “Venerdì della Tempesta di Al-Aqsa”. Ha chiesto aiuto finanziario a tutti i musulmani del mondo, definendolo “Jihad finanziario”, la guerra santa islamica versando del denaro, per aiutare i «combattenti di Gaza». Ha chiesto pressione politica, da parte dei leader musulmani e delle nazioni musulmane, per fermare l'invasione militare di Gaza da parte di Israele.
Cari amici, com'è possibile che in un'Italia dove è reato fare, anche privatamente, apologia del fascismo e si viene sanzionati se si tiene a casa propria il busto di Mussolini o si fa il saluto romano, si consenta fare nelle pubbliche piazze apologia del terrorismo islamico, di predicare la distruzione di Israele e lo sterminio del popolo ebraico?
Esorto il Governo italiano a comportarsi come hanno già fatto la Francia, il Regno Unito e l'Austria, vietando tutte le manifestazioni a favore del terrorismo islamico che vuole esplicitamente l'annientamento di Israele.
Noi difendiamo il diritto di Israele ad esistere come Stato del popolo ebraico, come è attestato dalla Storia e sancito dalla risoluzione 181 delle Nazioni Unite del 29 novembre del 1947. Siamo consapevoli che, oggi più che mai, difendere il diritto di Israele all'esistenza, corrisponde a difendere il diritto di tutti noi a salvaguardare i valori inviolabili della vita, dignità e libertà che sostanziano la nostra civiltà. Am Israele Chai! Viva Israele!
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Venerdì 13 ottobre 2023