Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.
A modo suo, ciascuno di noi, percepisce la realtà di un problema, ci riflette e dà una risposta, anche nel caso in cui di fatto non modifica in alcun modo non solo la realtà ma neppure se stesso e, di conseguenza, sarebbe da classificarsi come una “non risposta”.
Non ho dubbi che oggi la maggioranza degli italiani percepisce la realtà complessiva della nostra esistenza come problematica, per la precarietà economica, la fragilità della salute psico-fisica, l'alienazione dei giovani, il tracollo demografico, lo screditamento delle istituzioni dello Stato, la guerra e la prospettiva dell'Apocalisse nucleare, la perdita della fiducia e il venir meno della speranza.
C'è chi risponde delegando ai partiti presenti in Parlamento la soluzione, partecipando all'attività partitica o limitandosi a votare, nella convinzione che il sistema di potere, che si denuncia e si vorrebbe cambiare, possa essere riformato dall'interno delle istituzioni dello Stato.
C'è chi risponde delegando ai partiti cosiddetti “anti-sistema” che, dopo aver fallito l'ingresso in Parlamento, continuano a contestare il sistema di potere, mantenendo la convinzione che possa essere riformato dall'interno delle istituzioni.
C'è chi non crede più ai partiti e si affida ai movimenti, anche spontanei, che manifestano in piazza o altri luoghi pubblici, con la speranza che il loro messaggio possa tradursi in un titolo sui giornali, in un video sui telegiornali o nelle piattaforme di comunicazione virtuale.
C'è chi si limita a apporre la propria firma alle molteplici iniziative in Rete o anche ai banchetti per strada, per protestare contro qualcosa o perorare una causa, anche in questo caso auspicando che l'ammontare delle firme raccolte possa tradursi in una notizia, che possa generare un evento tale da smuovere la realtà delle istituzioni dello Stato.
Tutte queste iniziative sono avallate dal sistema di potere vigente, perché sono sostanzialmente funzionali alla sua perpetuazione, accreditandolo come un sistema di potere democratico e liberale, che consente a tutti di dire tutto e il contrario di tutto. Di “dire”. L'importante è che non si vada oltre il “dire”.
Quando invece qualcuno osa, anche semplicemente dicendolo, presentare in modo razionale e argomentato una proposta radicalmente diversa dal pensiero unico del sistema di potere egemone, mettendo in atto un processo di formazione culturale, aggregazione civile e azione politica volta a ricostruire dalle fondamenta un nuovo modello di civiltà, di società, di sviluppo e di Stato, allora si viene screditati perché non si farebbero i conti con la realtà, ma soprattutto si viene ignorati, oscurati, silenziati.
In questo contesto, la conclusione a cui approda la maggioranza è: «La realtà è questa e non abbiamo altra scelta che accettarla», «chi si sottrae alla realtà fa solo chiacchiere». Ed è così che il sistema di potere vince, s'impone, ci sottomette.
Invece, pur nella consapevolezza della realtà, dobbiamo perseguire con convinzione e determinazione il successo della missione di rinascita, salvezza e riscatto. I miracoli fanno parte della Storia.


Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Giovedì 11 maggio 2023