Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.

Da più giorni si intensificano le voci sulla prossima fine del Governo Meloni, che verrebbe sostituito da un Governo tecnico, che verrebbe presieduto da Fabio Panetta, già Direttore generale della Banca d'Italia e attuale membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. Sarebbe Panetta a rappresentare la grande finanza globalizzata, ereditando il ruolo che fu di Mario Draghi.
Il clima politico evoca quello che precedette l'allontanamento forzoso di Silvio Berlusconi nel novembre 2011, deciso dalla Merkel e da Sarkozy, avallato da Giorgio Napolitano, sostituito da Mario Monti. 

A poco meno di un anno dal suo insediamento, dobbiamo prendere atto che complessivamente l'operato del Governo Meloni è stato deludente, anche per chi l'ha votata, sulle questioni prioritarie della guerra in Ucraina, della sostenibilità dello stato sociale (pensioni, sanità e scuola), della gestione dell'immigrazione che si interseca con il nostro tracollo demografico. 

Mettendomi nei panni di Giorgia Meloni, non potrei non essere in preda a una profonda sofferenza per l'esito catastrofico della realtà dell'ingresso illegale dei clandestini, ufficialmente indicata come “accoglienza dei migranti”. 
I dati del Ministero dell'Interno attestano che dal primo gennaio al 29 settembre 2023, sono entrati illegalmente in Italia 133.171 clandestini, contro i 71.325 dello stesso periodo del 2022, e i 46.167 del 2021. Significa che rispetto allo scorso anno gli ingressi illegali sono pressoché raddoppiati, mentre rispetto a due anni fa sono pressoché triplicati. 
Per chi, come Giorgia Meloni, aveva promesso il “blocco navale” per azzerare gli sbarchi illegali dei clandestini, è indubbiamente una sonora sconfitta politica.
Aggiungo che i dati del Ministero dell'Interno si limitano agli sbarchi “attenzionati”, quelli ufficialmente censiti e su cui vengono puntati i riflettori dei mezzi di comunicazione di massa. Ma abbiamo la certezza che ci sono altri sbarchi via mare e altri ingressi via terra, in particolare dalla frontiera nord-orientale del Friuli-Venezia-Giulia, che non vengono attenzionati, non sono ufficialmente censiti e di cui la stampa se ne occupa solo saltuariamente. Questo ammontare ulteriore di clandestini va ad aumentare il totale dei residenti illegali, la cui entità non è nota e che emerge quando periodicamente si fanno le “sanatorie”, scoprendo che sono nell'ordine di milioni di persone che fuoriescono dal controllo dello Stato e che spesso vanno ad alimentare la manovalanza della criminalità organizzata, compreso il terrorismo islamico.

Nulla accade per caso. Dobbiamo aver presente il contesto in cui avviene questa auto-invasione di clandestini, che noi legittimiamo, noi inteso come Stato italiano, Unione Europea, Nazioni Unite.
Innanzitutto, prendiamo atto che gli italiani non sono consapevoli che siamo un popolo condannato a estinguersi perché non facciamo figli in percentuale adeguata a salvaguardare l'equilibrio demografico. Il tasso di fecondità delle donne italiane in età fertile, ossia dai 15 ai 49 anni, è dell'1,2 rispetto al 2,1, che significa che a fronte di due genitori che se ne vanno, restano in vita due figli. I demografi ci dicono che quando il tasso di fecondità cala al di sotto dell'1,9, non è più possibile risalire la china per raggiungere il tasso di sostituzione naturale che è del 2,1.
La maggioranza degli italiani ritengono che il tracollo demografico sia un problema quantitativo. Se ci sono meno figli italiani, possono tranquillamente essere sostituti dai figli degli immigrati regolari o dei clandestini che noi legittimiamo chiamandoli migranti. Ma è del tutto evidente che la nostra civiltà, che è comunque decaduta per cause endogene, potrebbe essere tramandata con i figli degli italiani, non con i figli degli islamici o dei cinesi, che disprezzano o non vogliono neppure conoscere la nostra civiltà.
In questo contesto, se noi anziché promuovere la natalità degli italiani, accogliamo illimitatamente e incondizionatamente giovanotti prevalentemente di sesso maschile, prevalentemente di età compresa tra i 20 e i 30 anni, prevalentemente di fede islamica, il risultato inevitabile sarà la nostra sostituzione etnica e la nostra islamizzazione demografica. 
Stiamo ripetendo l'errore commesso dall'Impero Romano d'Occidente quando, a partire dal 212 l'Imperatore Caracalla, figlio di Lucio Settimio Severo, berbero africano nativo di Leptis Magna, emanò la “Constitutio Antoniana”, con cui concesse la cittadinanza romana ai sudditi dell'Impero, Roma si ritrovò invasa dai berberi africani e dai barbari nordeuropei. E fu proprio il generale barbaro Odoacre, inquadrato nell'esercito romano, a deporre con un colpo di stato nel 476 l'ultimo Imperatore Romolo Augusto, di appena 15 anni. Roma cadde non per la forza dei barbari, ma per la propria intrinseca fragilità, fu un suicidio non un omicidio. 
Ebbene, prendiamo atto che noi, soprattutto in Italia, ma anche in tutt'Europa, ripetiamo gli stessi errori, attestando che la Storia non insegna nulla.

Il contesto che vede in bilico il Governo Meloni, conferma lo strapotere della grande finanza virtuale di natura speculativa che oggi governa il Mondo. L'ammontare complessivo degli strumenti finanziari, che sono codici digitati nella Rete creati dal nulla, che non hanno alcun riscontro con l'economia reale, è di sei volte il valore del Pil mondiale, il parametro che registra il valore dei beni e dei servizi realmente posseduti e prodotticosì come il debito mondiale è pari a tre volte il Pil mondiale. 
Ebbene noi tocchiamo con mano che, a prescindere da chi va al potere, a prescindere che sia di sinistra, di centro o di destra, una volta che entrano nella stanza dei bottoni e assumono il governo dello Stato, cambiano magicamente i loro discorsi, dicono tutti le stesse cose e, soprattutto, fanno tutti le stesse cose.
Dobbiamo prendere atto che, al di là delle buone intenzioni di Giorgia Meloni, è il sistema di potere a cui tutti noi siamo assoggettati che è intrinsecamente marcio. Giorgia Meloni è stata l'ultima spiaggia per quanti hanno coltivato l'illusione che sia possibile cambiare questo sistema di potere dall'interno delle sue stesse istituzioni, vale a dire tramite i partiti, il Parlamento, il Governo o la Magistratura.
I fatti sono fatti e sono tali per tutti. Siamo tutti sulla stessa barca. O ci salviamo tutti o moriremo tutti come popolo, Stato e civiltà. 

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Lunedì 2 ottobre 2023