Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.

Assistiamo e subiamo le conseguenze della sconcertante convergenza di un ampio fronte di pacifisti sinceri e di pacifinti ipocriti, che sostengono incondizionatamente la “pace” e condannano assolutamente la “guerra”.

Sul piano morale il pacifismo si fonda sul mito del “buon selvaggio”, dell’uomo che per sua natura è buono e che sarebbe diventato malvagio a causa della civiltà e del progresso. Si tratta di una flagrante mistificazione della scienza antropologica che attesta che la violenza è parte integrante della nostra umanità; persino la teologia cristiana connota il bene e il male come intrinseci alla creazione divina, riconoscendo la facoltà di scelta personale tramite l'esercizio del libero arbitrio.

Ma, soprattutto, il mito del “buon selvaggio” è smentito dalla Storia. Nella Storia la guerra è una costante, non un'eccezione. La Storia dell'umanità è connotata e cadenzata dalle guerre, non dalla pace. Piaccia o meno l’uomo ha sempre fatto la guerra per conquistare, imporsi, sfruttare e sottomettere. 

Il pacifismo è un'ideologia basata su una valutazione preconcetta e una scelta pregiudiziale che, sul piano della contingenza politica, esclude la distinzione e mette sullo stesso piano l'aggredito e l'aggressore, la causa e l'effetto, l'azione e la reazione.

Calandoci nella specificità della guerra esplosa lo scorso 7 ottobre con il massacro di circa 1400 ebrei israeliani all'interno del territorio d'Israele da parte dei terroristi islamici di Hamas, si tratta dell'ennesima attestazione di una guerra tra chi uccide deliberatamente perché nega il diritto alla vita altrui, e chi è costretto a difendersi per salvaguardare la propria vita. I terroristi islamici di Hamas sostenuti dai terroristi islamici dell'Hezbollah e dell'Isis, finanziati dal Qatar, armati dall'Iran, protetti dalla Turchia di Erdogan che è il capo politico dei Fratelli Musulmani di cui Hamas fa parte, vogliono esclusivamente distruggere Israele e sterminare il popolo ebraico. Il pogrom di israeliani in terra d'Israele, perpetrato lo scorso 7 ottobre, non ha alcuna giustificazione territoriale o politica, ma è motivato dalla negazione preconcetta del diritto alla vita degli ebrei e di Israele.

La reazione militare di uno Stato di diritto, facendo ricorso alle Forze armate, è assolutamente legittima. Israele è l'unico Stato al Mondo che non può permettersi di perdere nessuna guerra, perché sarebbe l'ultima guerra. I suoi nemici non lo combattono per ottenere delle concessioni territoriali, economiche o politiche, ma esclusivamente per cancellarlo dalla carta geografica. Questo è il fulcro della guerra in corso, se non lo si comprende si finisce per aggirare la realtà e raggirare se stessi e l'opinione pubblica.

Quanto alla condanna di Israele di “genocidio del popolo palestinese”, di “crimini di guerra”, di “pulizia etnica”, di “segregazione razziale”, espresse da parte dal Segretario generale e da rappresentanti delle Nazioni Unite, vanno ricondotte all'annoso pregiudizio contro Israele radicato in seno alle Nazioni Unite. 
Questo pregiudizio oggi è alimentato dai dati sulle vittime, assolutamente falsi, comunicati da Hamas che usa spregiudicatamente i civili come scudi umani pur di criminalizzare Israele.
La “Lobby ebraica” che  “controlla il Mondo” è talmente potente che l'organizzazione che veramente controlla il Mondo, le Nazioni Unite, è ferocemente anti-israeliana e anti-ebraica, totalmente allineata alle tesi degli Stati islamici e arabi, è il megafono del “popolo palestinese” rappresentato dai terroristi islamici di Hamas.

La Storia non insegna nulla. Sembra sia stata insignificante la Shoah, l'Olocausto di sei milioni di ebrei sterminati in Europa. Sembra che non si conosca la guerra ininterrotta da 1400 anni dell'islam per sottomettere l'Europa, finora respinto grazie alle vittorie militari degli eserciti cristiani a Poitiers nel 732, con la Reconquista in Spagna nel 1492, a Lepanto nel 1571 e a Vienna nel 1683, guerre promosse dalla Chiesa e benedette dai Papi. 
Anche negli anni Novanta Santo Giovanni Paolo II ha legittimato la «guerra giusta» e la «guerra umanitaria» nei Balcani a difesa delle popolazioni civili. Prima di lui Benedetto XV aveva legittimato un intervento armato a difesa dei cristiani armeni che hanno subito il primo genocidio della Storia contemporanea, con un milione e mezzo di martiri per mano dei musulmani turco-ottomani tra il 1915 e il 1919. 

Gli ingenui pacifisti e gli ipocriti pacifinti sono obnubilati da un'ideologia che li rende ciechi di fronte alla ricaduta della guerra contro Israele dentro casa nostra, dal riemergere del terrorismo islamico al consolidamento dell'islamizzazione dell'Europa, 
dal risveglio dell'anti-ebraismo agli attentati contro i nostri connazionali ebrei. 
Non siamo, piaccia o meno, esseri immuni dalla violenza. Non viviamo, che ne si sia consapevoli o meno, in un mondo dove trionfano l'amore e la pace. 
Siamo, all'opposto, in Israele e in Occidente, vittime di una guerra scatenata dal terrorismo e dall'integralismo islamico per sottometterci all'islam. O combattiamo uniti e determinati alla vittoria, o la guerra la subiremo comunque e finiremo per essere sconfitti e sottomessi alla tirannia di Allah e di Maometto.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Mercoledì 8 novembre 2023