Cari amici, ieri l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un comunicato stampa (20/2020) dal titolo “Coronavirus, trasmissione in Italia per tutti i casi ad eccezione dei primi tre”, in cui si afferma che che “la trasmissione dell’infezione da Sars-Cov-2 è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dalla regione Lazio che si sono verosimilmente infettati in Cina, ed è stata poi segnalata dalla regione Lombardia una persona di nazionalità iraniana, tuttavia non è stato indicato dove possa essere avvenuto il contagio anche se la persona si è verosimilmente infettata in Iran”.

Più esplicitamente significa che nessun caso  dell'epidemia di Coronavirus che si sta diffondendo in Italia ha a che fare direttamente con la Cina. I due turisti cinesi e l’italiano rientrato da Wuhan, che si sono infettati in Cina, sono stati isolati e non hanno trasmesso a nessuno la malattia. 

Sempre l’Istituto Superiore di Sanità chiarisce che “la maggior parte dei casi segnalati in Italia riportano un collegamento epidemiologico con altri casi diagnosticati in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, le zone più colpite dall’epidemia”. L’indagine mette in evidenza che ci sono diverse conferme relative al fatto che il Coronavirus circolasse in Italia da molto tempo, ben prima di quando è esplosa l’epidemia a Codogno, dove i positivi erano già malati di seconda o terza generazione. 

Questa analisi scientifica rivoluziona il racconto che ci è stato finora dato dal Governo, più in generale dalla classe politica, e dai mezzi di comunicazione di massa, in cui si addita la Cina come l’epicentro dell’epidemia che ha ormai contagiato circa cento Stati del mondo. Si smonta la tesi di un virus prodotto in un laboratorio di Wuhan, epicentro dell’epidemia in Cina, da usare come arma batteriologica. Viene meno la tesi secondo cui l’epidemia si sarebbe diffusa in Italia perché da subito non si è bloccato l’ingresso di tutti i viaggiatori dalla Cina. Cade la tesi del “Paziente zero” tedesco che avrebbe scatenato l’epidemia. Risulta del tutto inconsistente la tesi secondo cui gli Stati Uniti, che si apprestano a fare delle esercitazioni militari in Europa, sarebbero responsabili delle epidemie di Coronavirus in Cina e in Italia per ritorsione all’accordo commerciale “La nuova via della seta” stipulato tra i due Paesi. 

Cari amici, i fatti sono fatti, non hanno alcun colore politico né alcuna connotazione ideologica. È grave il fatto che il Governo innanzitutto, ma anche l’opposizione, abbiano da fine gennaio ad oggi impostato la loro strategia di contrasto del Coronavirus come se fosse una realtà estranea al nostro tessuto sanitario e sociale, un fattore patogeno importato dalla Cina. È grave il fatto che il Governo isolando in modo totale l’Italia dalla Cina abbia provocato danni economici rilevanti alle nostre imprese. É grave il fatto che i mezzi di comunicazione di massa abbiano alimentato una fobia nei confronti della Cina, pur in assenza di evidenze scientifiche sulla sua responsabilità. Questa realtà ci deve insegnare ad attenerci ai fatti che si sostanziano di un contenuto oggettivo, assoluto e universale.