Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.

Non sono tifoso di calcio anche se da ragazzo ho praticato questo sport nel cortile della Scuola Don Bosco al Cairo. Mi interessa la vicenda dell'allenatore di calcio Roberto Mancini, che ha abbandonato la Nazionale dell'Italia per passare alla Nazionale dell'Arabia Saudita, sotto il profilo della decadenza della nostra civiltà. 

Mancini ha fatto questa scelta, improvvisamente e bruscamente, per denaro: in Italia guadagnava 4 milioni di euro lordi all'anno; in Arabia Saudita guadagnerà 25 milioni di euro netti all'anno.
Diciamo la verità. Mancini ha fatto la scelta che probabilmente avrebbe fatto la maggioranza degli italiani. Quanti italiani avrebbero resistito di fronte alla prospettiva di diventare straricchi per tutto il resto della loro vita con il guadagno di un solo anno? Se, per un verso, questa presa d'atto può giustificare, o quantomeno rendere comprensibile la scelta di Mancini, per l'altro verso, conferma che siamo una civiltà decaduta, che antepone il denaro all'Italia, l'interesse personale al bene degli italiani.

Non si tratta di una novità assoluta. Sin dal Dopoguerra, pur di avere il petrolio degli Stati arabi e islamici, l'Italia e l'Europa hanno acconsentito alla proliferazione dell'islam dentro casa nostra. 
Andando a ritroso nella Storia, in Italia e in Europa c'è stata e persiste la realtà di eserciti di mercenari che, per denaro, hanno combattuto per il miglior offerente. Gli stessi odierni eserciti nazionali formati da professionisti, dopo l'abbandono del servizio di leva obbligatorio per tutti i cittadini abili, dipendendo sempre di più da finanziamenti condizionati da centri di potere legati alle multinazionali dell'industria degli armamenti, vengono impegnati in guerre che nulla hanno a che fare con l'interesse dell'Italia e il bene degli italiani.

La realtà di Mancini è la parabola di ciò che si prospetta per l'Italia e l'Europa ormai scristianizzate e prive di un'anima. Mancini, anteponendo il denaro all'Italia, la quantità dei beni materiali alla qualità della vita, ha dato un pessimo esempio, soprattutto ai nostri giovani, è lo specchio fedele della nostra civiltà decaduta. Per coerenza dovremmo esigere che l'ammontare stratosferico di denaro se lo spenda in Arabia Saudita. Per chi conosce la qualità della vita nella terra natale di Maometto e culla dell'islam, sa bene che per Mancini sarebbe una cocente punizione, un girone degli avidi nell'Inferno dantesco. Ed è illusorio immaginare che Mancini o Cristiano Ronaldo favoriranno la laicizzazione di uno Stato che ha il Corano come Costituzione. Casomai favoriranno la reazione del radicalismo e del terrorismo islamico, sia in Arabia Saudita sia dentro casa nostra.

Cari amici, la decadenza della civiltà sussiste quando si antepone la quantità dei beni materiali alla qualità della vita. L'Italia non potrebbe competere con il resto del Mondo sul piano della crescita illimitata e incondizionata dei beni materiali, fermo restando che non si tratta di un obiettivo compatibile con la salvaguardia del nostro Pianeta. Ma l'Italia ha tutti i requisiti per essere il primo Paese al Mondo per la qualità della vita, disponendo del patrimonio ambientale, culturale e umano ineguagliabile, inestimabile, non clonabile. Si tratta di scegliere se vogliamo ridurci a un tubo digerente o essere persone con l'integralità del corpo, mente e anima. Abbiamo tutto ciò che serve a vivere dignitosamente ed essere pienamente noi stessi dentro casa nostra. 

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Mercoledì 30 agosto 2023