Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Vi auguro di cuore di stare tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati sereni, fortificati e determinati.

Nella campagna elettorale per le legislative del 25 settembre 2022 il “cavallo di battaglia” di Giorgia Meloni è stato il “blocco navale”. Nel sito di Fratelli d'Italia, nella pagina “Difendiamo l'Italia”, si legge: «Il Blocco navale al largo delle coste libiche è l’unica misura concreta utile per fermare l’afflusso di immigrati irregolari dal nord Africa: più di 600 mila persone in 5 anni, per il 90% uomini adulti, solo l’8% rifugiati politici. Il “Blocco navale” che propone FDI è una missione militare europea, realizzata in accordo con le autorità libiche, per impedire ai barconi di immigrati di partire in direzione dell’Italia.» https://www.fratelli-italia.it/blocconavale/

L'11 aprile 2023 il Governo Meloni ha deliberato lo “stato di emergenza” per bloccare l'eccezionale sbarco dei clandestini. Queste le parole del Presidente del Consiglio: «Abbiamo deciso lo stato di emergenza sull’immigrazione per dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi. La soluzione consente di sbloccare fondi e poteri che permetteranno di gestire più rapidamente le criticità emerse con il moltiplicarsi degli arrivi, visto che dall’inizio del 2023 sono 31.200 migranti, registrando il +300% rispetto all’anno scorso, riempiendo tutti gli hotspot attualmente presenti nel Paese».

Eppure, i fatti attestano che mai come ora l'Italia subisce un'invasione senza precedenti di clandestini. In 7 giorni sono ufficialmente sbarcati oltre 9.000 clandestini, oltre 1.000 ogni 24 ore.
Il Centro di prima accoglienza di Lampedusa, che potrebbe accogliere 400 persone, ne ospita attualmente 3.000. 
Dall'inizio dell'anno, secondo i dati del Ministero dell'Interno, sono sbarcati circa 85.000 clandestini, 50.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2022. 
Su tutto il territorio nazionale i clandestini ospitati sono aumentati a 126.000, rispetto ai 92.000 del 2022.
Gran parte dei clandestini continua ad arrivare dalla Tunisia. Solo nelle scorse ore sono arrivati 17 barchini con circa 700 persone e altri 12 sbarchi si erano contati sabato con 480 arrivi. Tutte le imbarcazioni giunte sabato erano salpate da Sfax, in Tunisia, nonostante l'accordo sottoscritto dall'Italia e dall'Unione Europea che prevede lo stanziamento di 105 milioni di euro per frenare le partenze. 
Tra luglio ed agosto si prevedono 50-60 mila nuovi arrivi. Nel mese in corso sono già a quota 18 mila.

C'è una manifesta discrepanza tra il dire, cioè il “blocco navale” e lo “stato di emergenza”, e il fare, cioè l'impennata dell'invasione di clandestini. Una discrepanza che potrebbe trovare una sua spiegazione con le dichiarazioni fatte ieri, domenica 23 luglio 2023, dalla Meloni alla “Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni”, svoltasi presso il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale a Roma.
Sostanzialmente la Meloni, pur distinguendo tra i clandestini, che sbarcano illegalmente e vanno fermati, e immigrati regolari, che vanno accolti, ha di fatto legittimato l'accoglienza di tutti coloro che fuggono dai loro paesi per una molteplicità di cause, che di fatto include tutti e tutto. 
Queste le parole dette ieri dalla Meloni: 
«Combattere l’immigrazione illegale, combattere le reti di trafficanti, ci consente soprattutto di offrire nuove opportunità di migrazione legale, noi infatti dobbiamo interrogarci su come possiamo cogliere i i frutti positivi delle migrazioni e questo è possibile soltanto con una gestione fondata sulla cooperazione tra di noi». 
«Il sostegno a profughi e rifugiati è un dovere al quale nessuno può sottrarsi, nel pieno rispetto del diritto internazionale. Chi fugge dalle guerre, chi fugge dal terrorismo, dalla fame, dalle catastrofi naturali, ha il diritto di mettersi in salvo anche quando questo comporta attraversare i propri confini».

È importante la concezione che la Meloni ha formulato dell'Italia, come «ponte tra l'Europa, l'Africa e il Medio Oriente». Si tratta correttamente di una concezione “geografica”, ma che è sbagliato assumere come concezione “identitaria”.
«Mi sono resa conto del ruolo che l'Italia può giocare nel Mediterraneo, in Africa, nel Medio Oriente, che sono il nostro ieri, il nostro oggi e il nostro domani. Non sono idee astratte e il ruolo che l'Italia può giocare non è idea astratta. Noi siamo inevitabilmente un ponte tra l'Europa, l'Africa e il Medio Oriente.»

Cari amici, nulla accade per caso. È del tutto evidente che, al di là delle buone intenzioni di partenza di Giorgia Meloni, il sistema di potere egemone, espressione della grande finanza speculativa globalizzata, s'impone a tutti gli Stati e a tutti i Governi che, in un modo o nell'altro, accettano di sottomettersi. Il “Nuovo Ordine Mondiale” si fonda sull'annullamento degli Stati nazionali promuovendo l'immigrazione illimitata e incondizionata, che nella nostra Europa afflitta dal tracollo demografico, finirà per tradursi nella nostra sostituzione etnica e islamizzazione demografica.
Noi abbiamo il diritto e il dovere di mobilitarci sul fronte culturale, civile e politico per salvare il popolo italiano dall'estinzione demografica e riscattare l'Italia come Patria indipendente e sovrana. Siamo consapevoli che ci vorrà un miracolo. Ma crediamo e ci impegniamo affinché il miracolo si realizzi.

Magdi Cristiano Allam
Presidente e Fondatore della Casa della Civiltà

Lunedì 24 luglio 2023