Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Oggi alla Diretta “Mezz'ora culturale” delle ore 17 ci confronteremo sulla realtà delle manifestazioni, formalmente “Per la Palestina libera”, di fatto contro l'esistenza dello Stato di Israele. Vi mostrerò un video sulla rimozione violenta della bandiera israeliana issata all'interno del recinto della Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, zona extraterritoriale che gode dell'immunità diplomatica. Un giovane avvolto dalla kefiah palestinese, è prima saltato come una lepre sul muro di cinta sovrastato da una recinzione metallica, ha rapidamente strappato dall'asta la bandiera israeliana battendo in velocità una guardia che dall'interno della Fao ha tentato di opporsi; poi sempre con estrema agilità è volato all'indietro per terra, dimostrando di avere delle capacità atletiche adatte a essere un militare. Una volta a terra, il video lo mostra mentre maneggia la bandiera, al suo fianco si vede un ragazzo che calpesta una stoffa con i colori della bandiera israeliana, non è chiaro se si tratta di un'altra bandiera o parte della bandiera sottratta e poi stracciata.
Secondo l'AgenPress «La polizia ha recuperato la bandiera di Israele che un manifestante pro-Palestina ha rimosso oggi pomeriggio dalla sede della Fao durante il corteo che da Porta San Paolo ha raggiunto piazza San Giovanni. Il manifestante era riuscito ad eludere i controlli e ad arrampicarsi sul muro di cinta della sede dell’organizzazione strappando la bandiera e poi dandosi alla fuga. La bandiera è stata restituita alla Fao».
Resta il fatto che è stato perpetrato un reato. L'articolo 299 del Codice penale, “Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno Stato estero”, recita: «Chiunque nel territorio dello Stato vilipende, con espressioni ingiuriose, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, la bandiera ufficiale o un altro emblema di uno Stato estero, usati in conformità del diritto interno dello Stato italiano, è punito con l’ammenda da euro 100 a euro 1.000».
Ebbene, ci domandiamo come mai non viene resa nota l'identità di questo “manifestante”, perché nei suoi confronti non viene applicata la legge, chi ha deciso che avendo la polizia recuperato e restituito la bandiera alla Fao decade il reato comunque perpetrato.
Se effettivamente l'autorità della Polizia di Stato ha arbitrariamente operato in modo difforme dalla legge, sarebbe un pericoloso precedente e un ulteriore grave gesto di debolezza dello Stato, che preferisce insabbiare un reato perpetrato da un sedicente “manifestante pro Palestina” pur di “calmare le acque”, cavandosela con una pacca sulle spalle e l'esortazione a non compiere più simili “marachelle”.
Gli iscritti alla Casa della Civiltà possono seguire la “Mezz'ora culturale” collegandosi in audiovideo alla piattaforma Zoom.
Gli amici esterni possono richiedere di partecipare in audiovideo inviando una mail a comunicazione@casadellacivilta.it indicando nome e cognome, data di nascita, Comune di residenza, professione, cellulare e e-mail. Solo chi è autorizzato potrà partecipare.
Il link per accedere alla piattaforma Zoom è:
https://us02web.zoom.us/j/86437337922?pwd=N2dCSHhlbHNFQTdldmcyMHdMUXZ4dz09
Ricordo infine, che potete seguire la Diretta “Mezz'ora culturale” dal profilo Facebook della Casa della Civiltà – Magdi Cristiano Allam, cliccando il seguente indirizzo:
https://www.facebook.com/casadellaciviltamagdicristianoallam
Gli iscritti della Casa della Civiltà sono invitati a partecipare. Vi aspetto.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Lunedì 30 ottobre 2023