Cari amici buongiorno e buon Giovedì Santo. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d'amore per la vita.

La vicenda della scuola italiana di Pioltello, in Provincia di Milano, denominata Iqbal Masih, attesta la verità storica che le civiltà muoiono per suicidio non per omicidio. Sono tutti italiani e formalmente cristiani i protagonisti che hanno decretato che la festa della fine del Ramadan, il mese del digiuno islamico, debba essere una festa per tutta la scuola, con la chiusura della scuola anche per gli studenti e i docenti non musulmani. 

Non sono stati i musulmani a chiedere che la scuola chiudesse nel giorno della loro festa. In passato si sono assentati da scuola e l'assenza veniva giustificata. Come è il caso di chi appartiene ad altra fede diversa dalla cattolica o chi dovesse festeggiare un evento comunitario o familiare non contemplato dalle festività nazionali in Italia. Non c'è stato alcun confronto o scontro con i musulmani. 

L'intera vicenda è tutta interna agli italiani e ai cattolici. Sono stati gli italiani e i cattolici a sollevarla, a dividersi e a decretare la vittoria degli islamici e degli stranieri. 
Il fronte che ha sostenuto e ha ottenuto l'accreditamento dell'islam come festa per tutta la scuola comprende il Dirigente scolastico, il Collegio dei docenti, il Consiglio d'Istituto che include i rappresentanti dei genitori, i parroci di Pioltello, l'arcivescovo e la Curia di Milano, la Conferenza Episcopale Italiana, con il sostegno decisivo e incontrastabile del Presidente della Repubblica. 
Coloro che si sono opposti sono il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e il Provveditorato agli Studi di Milano. 
Nessun imam e nessun musulmano è intervenuto per dire che la chiusura della scuola in occasione della festa islamica sarebbe un provvedimento auspicabile, giusto, doveroso. 
Sono stati gli italiani e i cattolici a farsi carico di una istanza islamica, a patrocinarla e ad accreditarne il successo, alterando la nostra tradizione, ledendo alla nostra identità, scardinando la nostra civiltà.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il suo pubblico e formale sostegno alla decisione dell’Istituto Iqbal Masih di Pioltello di chiudere il 10 aprile in concomitanza con la festa della fine del Ramadan, ha di fatto avviato il percorso ufficiale per la consacrazione della festività islamica come festa nazionale italiana.

Con il pubblico e formale sostegno della Chiesa cattolica, attraverso le dichiarazione della Conferenza Episcopale Italiana, la Curia di Milano e i parroci di Pioltello, invitando i fedeli cristiani a pregare il buon andamento del Ramadan, la festività islamica è diventata una festività condivisa dal cristianesimo. 

In Italia si è ormai accreditato il principio per cui se i musulmani costituiscono una percentuale significativa, non necessariamente la maggioranza, tutta la struttura che li accoglie, qual è una scuola o un’azienda, deve obbligatoriamente osservare le festività islamiche, rispettare le pratiche religiose e non urtare la suscettibilità dei musulmani. 
Si è creato un precedente che si tradurrà in una consuetudine di concepire le festività islamiche come feste nazionali italiane e feste cristiane per la Chiesa cattolica.

In Italia ormai si mettono sullo sullo stesso piano, senza fare più distinzione sul piano sostanziale, cittadini e stranieri; si concede indistintamente la cittadinanza a tutti, anche a chi non conosce una parola d’italiano e non ama l’Italia, a chi condivide la civiltà italiana e a chi vuole sostituirla con la dittatura islamica.
Così come ormai si mettono sullo stesso piano cristianesimo e islam, il dio arabo e pagano Allah e il Dio uno e trino; Gesù e Maometto; i Vangeli e il Corano; la religione che si fonda sull’amore e la pari dignità e l’ideologia che predica la guerra e la sottomissione.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà

Giovedì 28 marzo 2024

La Casa della Civiltà è un'Associazione di Promozione Sociale (APS), fondata da Magdi Cristiano Allam nel 2021. 
Promuove la “Federazione di Comunità locali”, nel contesto dell'Italia elevata a “nostra amata Patria”. 
Organizza un percorso di Formazione culturale, Mobilitazione civile e Azione politica costruttiva, per dare certezze sul piano dell'informazione responsabile, fortificare gli animi, infondere determinazione, con l'obiettivo di far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall'estinzione demografica, riscattare lo Stato collassato, trasformando l'Italia nel Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.

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