<p>Cari amici buongiorno. Vi auguro di cuore di stare tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati sereni, fortificati e determinati.<br /> Martedì 20 giugno il Ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, e il Direttore della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, hanno presentato a Roma, “IT-Alert” il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale attualmente in fase di sperimentazione.&nbsp;</p> <p>In un comunicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, si dice che «Il sistema è un servizio d’informazione diretta alla popolazione in caso di grandi rischi e gravi emergenze imminenti o già in corso. Dopo la fase di sperimentazione e una volta pienamente operativo, la Protezione civile prevede che “IT-Alert” consentirà di raggiungere chiunque si trovi nei territori interessati dall'emergenza o dall'evento calamitoso, purché abbia lo smart-phone acceso e connesso alla rete di telefonia mobile, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.»<br /> Il calendario d’avvio prevede che i test saranno effettuati il 28 giugno in Toscana, il 30 in Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 in Calabria e infine il 10 in Emilia-Romagna.<br /> Il periodo di sperimentazione terminerà a febbraio 2024.&nbsp;</p> <p>In sei casi il nuovo sistema di allarme potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense.<br /> La Direttiva, infine, prevede sia la possibilità di estendere progressivamente l’utilizzo del sistema IT-Alert anche a ulteriori fattispecie di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, sia il fatto che l’eventuale uso di IT-Alert per finalità diverse da quelle di protezione civile debba essere disciplinato con specifici provvedimenti da parte delle amministrazioni competenti.</p> <p>L'adozione di questo sistema di allarme pubblico nazionale è sancito dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo dell'11 dicembre 2018. In Italia è stato introdotto per la prima volta dal decreto-legge del 18 aprile 2019 n.32 (Governo Conte 1). Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 giugno 2020 n.110 (Governo Conte 2) sono state regolate le modalità di attivazione del sistema IT-alert e definiti gli aspetti tecnico-operativi del servizio. Il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 (Governo Draghi), stabilisce che il sistema di allarme pubblico italiano e il servizio IT-alert sono coincidenti. Si arriva alla Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023 (Governo Meloni), che ha disciplinato l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-Alert.</p> <p>Cari amici, in un contesto in cui si susseguono le manovre militari della Nato specificando che sono preparativi per un'eventuale guerra contro la Russia; in cui la Polonia ha annunciato la possibilità di entrare in guerra contro la Russia; in cui cresce il rischio dell'Apocalisse nucleare da cui non si salverebbe nessuno; in cui l'Organizzazione Mondiale per la Sanità preannuncia nuove pandemie; ebbene, non può non sorgere la domanda se questo sistema digitale di allarme pubblico nazionale possa essere correlato a questo scenario. La domanda non è campata per aria considerando che tra i sei casi in cui potrà essere utilizzato viene indicato «incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica», quando in Italia non ci sono centrali nucleari attive. Inoltre si precisa che il sistema IT-Alert potrà essere utilizzato «per finalità diverse da quelle di protezione civile», non escludendo l'uso nella gestione della prossima procurata e pianificata pandemia o della non auspicabile nuova guerra mondiale che scatenerebbe l'Apocalisse nucleare. A quel punto nessuno di noi ci sarà più e nessun sistema di allarme servirà più.</p> <p>Magdi Cristiano Allam<br /> Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”</p> <p>Giovedì 22 giugno 2023</p>