"Marcerete su Roma e prenderete possesso della Terra, a Dio piacendo". E' il messaggio che Abu Bakr al-Baghdadi, il "califfo" autoproclamato dello "Stato islamico" che si estende fra l'Iraq e la Siria, ha rivolto a tutti i musulmani nel suo appello messo in rete dal 3 luglio. Il riferimento di al-Baghdadi è a un hadith (detto attribuito al profeta Maometto) in cui, secondo la tradizione, con una metafora aveva invitato i fedeli a diffondere l'islam in ogni parte del mondo, auspicando la nascita di una sorta di nuovo impero islamico. Lo scorso primo luglio invece, aveva minacciato gli Stati Uniti, parlando di un attacco peggiore di quello dell'11 settembre.
"Stato islamico" - Delle minacce che non sono da sottovalutare, anzi. Quando c'è di mezzo il terrorismo, un nemico invisibile e spesso deterritorializzato, non c'è mai da essere sicuri. "Coloro che possono immigrare nello Stato islamico dovrebbero farlo perché l'immigrazione nella casa dell'islam è un dovere", ha dichiarato al-Baghdadi nel messaggio audio postato su un sito web utilizzato dal gruppo, in precedenza conosciuto come Stato islamico dell'Iraq e del Levante. "Affrettatevi o musulmani a venire nel vostro Stato. E' il vostro Stato. La Siria non è per i siriani e l'Iraq non è per gli iracheni. Questa terra è per i musulmani, tutti i musulmani", ha detto ancora, citato dal sito internet del giornale The Telegraph.
Mogherini: "Prendetelo sul serio" - La minaccia dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) di conquistare Roma "va presa sul serio" perché è una minaccia alla "capitale della cristianità". Così la ministra degli Esteri italiana, Federica Mogherini, parlando ai microfoni di Radio Capital. "Che poi si traduca in una minaccia fisica o che resti solo a livello simbolico è comunque una minaccia seria anche perché vediamo cosa sta succedendo rispetto ai cristiani" nel mondo, ha proseguito Mogherini facendo riferimento anche all'attività di Boko Haram in Nigeria. "E' da prendere molto sul serio quello che sta succedendo nel mondo arabo" e "la cosa fondamentale è capire cosa sta succedendo nel mondo arabo e islamico", ha detto la ministra.
da http://www.liberoquotidiano.it/news/11649375/Iraq--la-minaccia-del-califfo.html

Aggiungo di mio: Roma è la quarta città santa dell'islam. E' lo stesso discorso per cui Gerusalemme è la terza. In realtà né Gerusalemme né Roma sono mai nominate nel Corano e Maometto non è mai stato in vita sua in nessuna delle due, quindi affermare che siano città sante dell'islam è falso e pericolosamente idiota, o, se preferite, stupidamente  pericoloso. Le vere e uniche città sante dell'islam sono la Mecca e Medina. Gerusalemme e Roma " è una cosa santa che appartengano all'islam", ed è santo che appartengano all'islam perché solo conquistandole militarmente e possedendole l'islam integralista e guerriero potrà dimostrare che Maometto è il vero erede di Abramo e di Cristo. Quando Gerusalemme è stata nelle mani dell'islam, l'hanno fatta decadere, l'hanno ridotta a una città polverosa e miserabile. Le descrizioni di Carlo Marx e Mark Twain parlano di una città povera e sporca, una città tra l'altro abitata da ebrei miserabili e poveri soprattutto nella parte est. Gli ebrei non hanno mai smesso di vivere in Israele e a Gerusalemme e sotto l'islam le loro condizioni sono state durissime. I bambini islamici si divertivano a tirare sassi agli ebrei che non potevano rispondere né lamentarsi. La tanto decantata Intifada altro non è che il voler ristabilire un sopruso millenario. Roma quarta città santa dell'islam all'islam deve appartenere, come tutto l'islam ci ha ricordato dopo il discorso tenuto da Papa Benedetto XVI a Ratisbona. In tale occasione anche il ministro degli Esteri turco e quello saudita ci hanno ricordato che Roma deve appartenere all'islam.
Gerusalemme è ebrea, era la capitale dello Stato ebraico secoli prima della fondazione di Roma, più di un millennio prima della nascita di Maometto. Per gli ebrei è Gerusalemme d'oro, la città fondata da Re Davide. La gente è andata a morire nelle camere a gas dicendo "l'anno prossimo a Gerusalemme". E solo se israeliana e protetta dall'esercito israeliano Gerusalemme sarà sicura per ebrei e cristiani.
La Chiesa cattolica nel suo delirio di pretendere Gerusalemme, di non volerla riconoscere per quello che è, pur di negarla agli ebrei come capitale, ha riconosciuto il diritto islamico su Gerusalemme, diritto assolutamente arbitrario, e in questa maniera ha riconosciuto anche quello su Roma che è basato sullo stesso arbitrio. Un gesto suicida.

Tranquilli.

Non avranno Gerusalemme e non avranno Roma.

Ma il momento è venuto di piantarla con le idiozie e con gli eccessi di cortesia.

Il momento è venuto di alzarci e sputare in faccia a chiunque dica idiozie. Questo non solo perché  il diritto agli israeliani a Gerusalemme capitale e il diritto agli italiani a Roma capitale deve essere al di sopra di tutto, non solo perché al di sopra di tutto deve essere il diritto dei popoli a non essere conquistati e sottomessi dagli islamici. Chiunque assordi i popoli dell'islam con idiozie, il loro diritto arbitrario a conquistare il mondo, li sta distraendo dai loro diritti reali: vivere in nazioni ordinate, non devastate da guerre religiose, guerre tribali, corruzione e sistematica distruzione dei diritti elementari dell'uomo e della donna. La guerra santa per conquistare il mondo, il jihad, serve a creare un nemico esterno, per distrarre l'attenzione dal disastro interno. I popoli islamici sono in grado oggi di costruire progresso e  intelligenza. Il jihad serve a impedirlo.

Chi combatte il jihad combatte anche per la libertà e la dignità degli uomini e delle donne nati nell'islam.