E’ di qualche giorno fa il seguente comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze che recita :

Il gettito tributario dei primi cinque mesi del 2013, pur in presenza di una congiuntura economica negativa, si mantiene sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel complesso, le entrate erariali registrate nel periodo gennaio-maggio 2013, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 149.117 milioni di euro, mostrando una lieve variazione negativa dello 0,2% (-373 milioni di euro) al confronto con i primi cinque mesi del 2012…….

Il comunicato improntato al solito ottimismo di facciata tende però a mascherare la verità, ovvero che allo Stato arrivano sempre meno soldi attraverso la leva fiscale.

Infatti, secondo la teoria di Laffer, al di sopra di una certa soglia di tassazione,  l’effetto sul gettito diviene negativo.

Graficamente abbiamo :

 

Dalla curva si comprende che aumenti dell’imposta superiori al 30% generano progressive diminuzioni nel gettito fiscale, provocando come fisiologica  conseguenza, la crescita di fenomeni di elusione ed evasione delle imposte. Direi che ci siamo!

Al fine di meglio comprendere l’effettivo andamento delle entrate tributarie, ritengo utile osservare il seguente grafico:

 

Come si nota facilmente, le colonnine blu relative all’anno 2013 risultano essere nei mesi di Marzo e Maggio inferiori a quelle degli anni precedenti, determinando uno squilibrio nei conti dello Stato che con estrema probabilità porterà il rapporto deficit/PIL ben  sopra il 3%, come invece ancora oggi tanti venditori di fumo vanno prevedendo ed assicurando.

Se infatti alla riduzione del gettito fiscale, si sommano le maggiori spese per interessi sul debito e la contestuale riduzione del PIL, abbiamo un quadro ben peggiore di quello che ci viene raccontato da media manipolati  e politici incapaci.

Già perché nonostante la cura della “troika”, le raccomandazioni del FMI, il fiscal compact, il pareggio di bilancio e i sacrifici imposti ai cittadini, nel 2012 l’Italia ha pagato interessi sul debito pari al 5,5% del PIL, classificandosi al primo posto in Europa!!! ( nel 2011 eravamo al 5%!)

La tanto vituperata Grecia ha pagato nel 2012 interessi sul debito pari al 5% del PIL rispetto al 7,1% del 2011; la Spagna è passata dal 2,5% del 2011 al 3% del 2012. Ma a noi non ci batte nessuno!! Siamo i numeri uno!! Nessuno come noi è capace di produrre “safe assets”(ovvero debito pubblico ad alto rendimento e rischio nullo)  così che tutta la liquidità di banche ed investitori possa trovare un sicuro approdo, senza rischio d’inflazione e di cambio!!

Per fortuna ( loro), il nostro debito pubblico continua a salire ben oltre i 2.050 miliardi e quindi tutti coloro che vorranno, potranno continuare a profittare degli alti tassi che il nostro generoso Paese continuerà a pagare agli investitori ( banche, fondi, hedge fund,..).

Se mai vi fosse sfuggito chi in realtà paga le cedole al sistema bancario che detiene i nostri BTP, ricordo che sono le nostre tasse che vanno dritte dritte nei loro conti.

Credo che noi tutti li si abbia pagati già molto e per troppo tempo; adesso basta!!

Basta essere trattati da sudditi; riprendiamoci la nostra Sovranità nazionale, monetaria, fiscale.