Alcuni giorni fa è stato presentato un emendamento dai relatori Vicari (PDL) e Bubbico (PD), sul decreto “taglia costi della politica”, relativo al rinnovo “una tantum” delle concessioni balneari agli attuali concessionari: bene, quell’emendamento è già scomparso dal tavolo del governo ed ha ricevuto le immancabili bacchettate dalla Commissione UE.
Ovvero, come avevamo preventivato e scritto e dichiarato ad ogni piè sospinto, non era quella la strada.. già si sapeva che sarebbe stato clamorosamente bocciato e così è avvenuto!
Noi dell’ITB conosciamo bene la materia, più di alcune associazioni di categoria che cercano di passare laddove la strada è stata sbarrata dalla direttiva Bolkestein, nell’ormai lontano 2006..
Andare a parlare ancora di rinnovi pluriennali e di diritto d’insistenza è come sventolare un drappo rosso davanti a quel toro inferocito che è la Commissione UE…che infatti ha incornato gli incapaci relatori di un improbabile emendamento! A dimostrazione di quale attenzione facciano i principali partiti italiani ai problemi del nostro mondo del lavoro!!!
No! Quell’emendamento è stato un clamoroso autogol: la via, o meglio le vie d’uscita da una situazione ormai drammatica sono altre e noi le abbiamo indicate in ogni nostro convegno, forti della nostra esperienza e del parere di illustri giuristi.
Queste strade, ancora percorribili sono:
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esclusione del turismo balneare dal campo di applicazione della Direttiva Bolkestein, per la peculiarità del lavoro
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attuazione di un processo di sdemanializzazione delle strutture balneari per le quali tanto hanno investito negli anni gli imprenditori balneari
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applicazione alle strutture balneari del diritto di superficie come previsto dalla legge 167 di edilizia popolare
Il turismo balneare vale da solo oltre il 10 % del Pil italiano, dobbiamo difenderlo assolutamente e difendere gli imprenditori e i lavoratori che operano e hanno operato, da oltre 150 anni, nel rispetto delle leggi, investendo tempo e risorse, economiche e personali, lavorando con passione e accumulando un capitale umano di rapporti con la clientela che, oggi, nel mondo del turismo anonimo e standardizzato, non ha eguali.
No, come dice il presidente Giuseppe Ricci, noi imprenditori turistici balneari non ci faremo espropriare di un diritto al lavoro ormai secolare; noi tuteliamo un patrimonio comune della nostra cultura e del nostro Paese e lotteremo fino in fondo!
Noi abbiamo bisogno di avere al nostro fianco chi capisce che il nostro turismo balneare è una risorsa più importante della FIAT o della TELECOM…,perché noi rappresentiamo uno dei pilastri dell’economia italiana e che non possiamo vederlo sfumare nel nulla per colpa di burocrati e a favore di finanzieri dalle strane valigette che, altrimenti arriveranno sulle nostre spiagge e che strangoleranno un intero settore dell’economia.
Per questo grazie a tutte le voci amiche, grazie a IO AMO L’ITALIA che davvero ci è vicina in questi duri frangenti e grazie a tutti coloro che saranno al nostro fianco.
Gianfranco Palestini
Direttore ITB Italia