Io amo l'Italia deplora l'approvazione da parte del Parlamento Europeo della relazione "sull'integrazione dei migranti, gli effetti sul mercato del lavoro e la dimensione esterna del coordinamento in materia di sicurezza sociale" avvenuta a Strasburgo durante la sessione del mese di marzo con 334 voti favorevoli, 247 contrari e 32 astensioni.

Io amo l'Italia afferma la necessità di investire su altre priorità che consentano ai giovani italiani ed europei di potersi affermare a casa propria e di agevolarli per il rilancio di uno sviluppo e di una economia che corrispondano alle loro legittime aspettative, fermo restando l'importanza di consentire l'integrazione di coloro che in modo regolare decidono di condividere il nostro modello di civiltà, valori e regole.

Io amo l'Italia ritiene, infatti, un paradosso che l'Europa intenda invitare e agevolare migranti provenienti da fuori Europa (anche in posizioni irregolari) per colmare le difficoltà presenti nel nostro sistema lavorativo, in un contesto in cui il mercato del lavoro è fortemente in crisi, con un tasso di disoccupazione pari a circa il 10% (23,8 milioni) nell'Unione Europea e in cui milioni di giovani non riescono a trovare una occupazione che consenta loro di investire nel proprio futuro.

Io amo l'Italia ritiene che si debba in via prioritaria incentivare la natalità e investire sulla famiglia naturale, al fine di fronteggiare il crollo demografico attualmente in atto con tassi di natalità di gran lunga inferiori a quello di sopravvivenza di una civiltà di consentire l'affermazione di un modello identitario di valori e regole con solide basi su cui instaurare un mercato del lavoro efficiente e funzionale. Solo in tale contesto sarà possibile una vera e seria politica di integrazione.

Il Parlamento Europeo, invece, con tale relazione apre le porte in maniera incondizionata all'immigrazione prevedendo una serie di agevolazioni in favore di chi arriva in Europa e favorendone un immediato accesso al mercato del lavoro.

Tra le misure approvate si incentiva la rappresentanza politica dei migranti in seno alle istituzioni nazionali ed europee, ivi compreso il Parlamento Europeo, si sollecita il riconoscimento legale di persone prive di documenti e in posizione irregolare, si indica come priorità l'inserimento dei migranti irregolari nella vita sociale, politica ed economica dello Stato membro interessato.

Il Parlamento Europeo ha inoltre espresso una posizione contraria al mancato riconoscimento da parte di alcuni Stati del "diritto di cittadinanza alla nascita" (305 voti a favore e 300 contrari).

La relatrice tedesca Nadja Hitsch del gruppo ALDE (Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa) ha spiegato, tra le motivazioni a sostegno della relazione, che tali misure sono necessarie per favorire le politiche del lavoro in Europa, facendo anche riferimento ai sondaggi Eurobarometro secondo cui il 70% dei cittadini europei considera gli immigrati necessari per la nostra economia.

Io amo l'Italia denuncia dunque l'atteggiamento di questa Europa relativista, buonista e liberista che, continuando ad attuare politiche di apertura incondizionata delle nostre frontiere, rischierà di farci perdere del tutto la nostra identità e ci costringerà a non poter essere più noi stessi a casa nostra.