Comunicato stampa di Io amo l’Italia
Milano, 5 dicembre 2012 - Magdi Cristiano Allam, Presidente del Movimento politico Io amo l’Italia e Parlamentare europeo del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (ELD), denuncia il tradimento del governo di Mario Monti che ha nuovamente condannato a morte gli imprenditori balneari italiani allineandosi con l'Unione Europea nella criminale decisione di mettere all'asta gli stabilimenti balneari, frutto del lavoro di generazioni di famiglie.
Il rinvio di 5 anni, anziché dei 30 anni che erano stati proposti al Senato, pur facendo slittare la data dell'esproprio degli stabilimenti balneari fissata per il 1° gennaio del 2015, mantiene in piedi il principio che gli stabilimenti balneari sarebbero soltanto dei servizi, totalmente subordinati alla Direttiva Bolkestein del 2006, senza tener conto che sono innanzitutto dei beni anche se sussistono su terreno demaniale. In questo caso specifico, sottolinea Allam, si lede al principio costituzionale e alle leggi sull'inviolabilità della proprietà privata, confiscando il frutto di un investimento realizzato da famiglie che da generazioni hanno operato con la dedizione e l'amore che un imprenditore nutre nei confronti della propria impresa.
A poche ore dall’approvazione della proroga di cinque anni delle concessioni balneari inizialmente prevista in trent’anni e così ridotta a seguito dei rilievi della commissione Bilancio del Senato condotti su indicazione del commissario UE per il mercato unico Michel Barnier, - che ha evidenziato l’incompatibilità di un’estensione trentennale con il diritto comunitario - il presidente di Io amo l’Italia ha espresso il proprio sostegno alla legittima rivendicazione dei balneari affinché non venga in alcun modo intaccata la proprietà degli stabilimenti. Il turismo balneare – ha dichiarato Allam - rappresenta uno dei pilastri dell’economia italiana e non possiamo lasciare che venga meno per colpa di burocrati europei non eletti e a favore dei poteri finanziari che speculano sulla vita delle persone.
Gianfranco Palestini, Direttore ITB (Imprenditori Turistico Balneari) Italia si è così espresso dopo l’approvazione della mini proroga: “Alcuni giorni fa è stato presentato un emendamento dai relatori Vicari (PDL) e Bubbico (PD) sul decreto “taglia costi della politica” relativo al rinnovo ‘una tantum’ delle concessioni balneari agli attuali concessionari. Quell’emendamento è stato un clamoroso autogol: la via, o meglio, le vie d’uscita da una situazione ormai drammatica sono altre e noi le abbiamo indicate in ogni nostro convegno, forti della nostra esperienza e del parere di illustri giuristi. Queste strade, ancora percorribili, sono:
1. esclusione del turismo balneare dal campo di applicazione della Direttiva Bolkestein, per la peculiarità del lavoro;
2. attuazione di un processo di sdemanializzazione delle strutture balneari per le quali tanto hanno investito negli anni gli imprenditori;
3. applicazione alle strutture balneari del diritto di superficie come previsto dalla legge 167 di edilizia popolare.
Ufficio stampa Io amo l’Italia