Buongiorno amici! Vi propongo un messaggio che ho appena ricevuto:

“Egregio Magdi Cristiano Allam, chi le scrive è un appartenete della Polizia Penitenziaria che vuole segnalare oltre le difficoltà lavorative in cui versiamo da ormai troppo tempo anche l'abbandono dalle istituzioni (che fedelmente serviamo) che continuano ad infliggerci tagli (blocco degli aumenti per avanzamenti di carriera e nessun rinnovo del contratto di categoria), questo mese ci hanno fatto un ulteriore "regalo", la nostra busta paga sarà priva  di altri emolumenti quali lo straordinario e la presenza in servizio (quasi 450 euro pro capite), cosa che per chi ha un mutuo, spese scolastiche da sostenere e tasse varie da pagare (bollo auto, canone Rai, mini Imu e Tares) a metà mese sarà costretto a rivolgersi insieme alle nostre famiglie alla Caritas per continuare non a vivere ma a sopravvivere. Questo ulteriore ammanco ci è stato spiegato dai funzionari del Ministero della Giustizia come un problema tecnico verificatosi per il passaggio al nuovo anno, forse erano troppo impegnati a fare il decreto legge svuota carceri e troppo impegnati in festeggiamenti di vario tipo alla faccia di una delle Forze di Polizia che opera in condizioni disumane, da un lato continuamente aggrediti dai detenuti privilegiati dalla cosiddetta sorveglianza dinamica che gli permette di fare di tutto e dall'altro da una classe politica che pensa solo a favorire l'immigrazione irregolare e a chi commette reati.

Distinti Saluti”.

Per ovvie ragioni di sicurezza ometto di citare l’autore del messaggio. Ma vi posso assicurare che, vivendo purtroppo da 11 anni con la scorta per le condanne a morte ricevute dai terroristi islamici, sono al corrente della situazione difficile in cui versano le forze dell'ordine. Dobbiamo sostenere e tutelare le forze dell’ordine che oggi faticano sempre più a sopravvivere per gli scarsi compensi e l’alto costo della vita come accade a tantissimi italiani, rischiando ogni giorno la vita e venendo trattati peggio degli immigrati, dei clandestini e dei detenuti.

Sono totalmente convinto che questo Stato asservito a una vera e propria dittatura finanziaria imposta da questa Unione Europea dei banchieri e dei burocrati, che ci ha spogliato della nostra sovranità monetaria, legislativa, giudiziaria e nazionale, debba essere riformato dalla radice. Per realizzare questo obiettivo dobbiamo promuovere un fronte delle forze sane e vitali dell'Italia dove, le forze dell'ordine e le forze armate, siano al fianco degli imprenditori, soprattutto dei piccoli imprenditori, dei lavoratori, delle famiglie e dei sindaci.

Carissimi amici, è arrivato il momento di ribellarci e di riscattare il nostro inalienabile diritto alla vita, alla dignità e alla libertà. È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, dalla denuncia alla proposta, promuovendo un nuovo modello di Stato, di sviluppo e di società che mettano al centro la persona, la famiglia naturale, la comunità locale, l’impresa che produce beni e servizi, i valori non negoziabili della sacralità della vita, della dignità della persona e della libertà di scelta, la certezza delle regole che si sostanziano di diritti e doveri, il traguardo del bene comune, riscattandoci dalla dittatura finanziaria, europeista e globalista che mettono al centro la moneta, le banche, i mercati, il Pil, il debito, lo spread e la speculazione. Liberiamoci dalla schiavitù dell’euro e salvaguardiamo la nostra civiltà. Andiamo avanti. Salviamo gli italiani! Insieme ce la faremo!