Sento il dovere morale di ringraziare il rabbino Benny Elon per la sua paziente, mite, decisa ed appassionata opera a favore della creazione di un asse ebraico-cristiano a difesa di Israele e dell'Occidente contro il nostro vero nemico: il terrorismo islamico che persegue l'obiettivo di sottomettere il mondo intero all'ideologia di odio, violenza e morte incarnata nel Corano e in Maometto.

“Conosciamo bene i nostri nemici e sappiamo come fronteggiarli, ma non conosciamo altrettanto bene i nostri amici e non sappiamo come valorizzarli”: così il rabbino Elon ha sintetizzato la sfida che riguarda ebrei e cristiani intervenendo alla manifestazione promossa dall'Israel Allies Foundation, da lui presieduta, svoltasi a Gerusalemme dal 22 al 24 settembre. La manifestazione ha avuto il suo momento saliente in un grande raduno organizzato dall'International Christian Embassy in Jerusaleme (comunità evangeliche) con uno straordinario intervento di Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, che ha raccolto ripetutamente l'ovazione dei circa 3000 partecipanti invocando con tono fermo e cadenzato: “Io non starò più in silenzio quando i cristiani vengono massacrati nelle chiese! Io non starò più in silenzio quando i cristiani vengono costretti ad abbandonare le loro case e la loro patria! Noi non staremo più in silenzio quando ovunque nel mondo venga negata la vita dei cristiani e degli ebrei! Uniamoci, noi crediamo nello stesso libro, noi condividiamo la medesima civiltà ebraico-cristiana, uniamoci contro coloro che vogliono annientarci!”. A dimostrazione della graduale scomparsa dei cristiani in Medio Oriente, Lauder ha ricordato che fino a 40 anni i cristiani rappresentavano l'80% della popolazione di Betlemme, mentre oggi si sono ridotti al 15%.

La manifestazione di Gerusalemme ha coinciso con la strage di 82 cristiani a Peshawar in Pakistan, dilaniati da terroristi islamici suicidi dei Taleban che si sono fatti esplodere all'esterno della chiesa subito dopo la messa domenicale, e con il massacro di oltre 50 persone a Nairobi in Kenya nell'assalto a un centro commerciale da parte dei terroristi islamici dei Shabaab somali, con lo scopo di uccidere cristiani ed ebrei.

Noi abbiamo la certezza che non solo i terroristi islamici di Al Qaeda, ma anche gli estremisti islamici dei Fratelli Musulmani e i salafiti, e persino i cosiddetti musulmani moderati condividono l'odio assoluto nei confronti di Israele di cui negano il diritto ad esistere come Stato del popolo ebraico al punto da sostenere e predicare l'eliminazione fisica di Israele e un nuovo olocausto del popolo ebraico, così come condividono l'odio nei confronti dei cristiani al punto che sono le vittime designate degli islamici subendo delle stragi, l'esodo forzato, la distruzione delle chiese, delle loro case e negozi. L'odio nei confronti degli ebrei e dei cristiani è contenuto nella preghiera che ciascun musulmano praticante recita cinque volte al giorno pregando in direzione della Mecca ripetendo la sura, il capito, aprente del Corano: “Credo che non vi è altro dio al di fuori di Allah, credo che Maometto è l'inviato di Allah, donaci la retta via, non la via di coloro nei cui confronti sei adirato, non la via di coloro che hanno deviato”. Ebbene tutti i teologi islamici, senza alcuna eccezione, concordano che “coloro nei cui confronti sei adirato” e “coloro che hanno deviato” sono gli ebrei e i cristiani. Cinque volte al giorno, tutti i giorni, tutti i musulmani che pregano in tutto il mondo, condannano gli ebrei e i cristiani accomunandoli come nemici dell'islam e invocando Allah affinché si sottomettano all'unica vera religione islamica.

Ciononostante prendiamo anche atto che purtroppo tra ebrei e cristiani persistono pregiudizi, diffidenze e ostilità che, da un lato, impediscono loro di unirsi e, dall'altro, finiscono per avvantaggiare i comuni nemici islamici.

Noi ci impegniamo a promuovere la creazione di un asse ebraico-cristiano a difesa di Israele e dell'Occidente per sconfiggere il comune nemico che nega il nostro diritto ad esistere, che viola la dignità della persona, che disconosce la libertà di scelta, che disprezza i valori assoluti e universali che sostanziano l'essenza della nostra umanità e costituiscono il fondamento della nostra civiltà. Grazie al rabbino Elon! Grazie a Lauder! Andiamo avanti! Insieme ce la faremo!