Carissimi amici, le nostre micro e piccole imprese e le famiglie italiane sono allo stremo. Non ce la si fa più a sopravvive sotto il peso delle tasse più elevate nel mondo sviluppato che superano l’80% degli utili, dei mutui a tassi usurai praticati dalle banche, dalle cartelle di Equitalia che opera come il sicario legittimato a impartire il colpo di grazia, delle bollette emesse da municipalizzate e partecipate che affondano sotto un mare di debiti, dei costi crescenti dei beni necessari a vivere dal cibo alla benzina.

Eppure se si sfogliano le pagine dei giornali o si guardano telegiornali e dibattiti in televisione, sembra di stare su Scherzi a parte! I nostri politici per l’ennesimo anno consecutivo continuano a discutere e a far finta di litigare sui sistemi elettorali che dovrebbero sostituire il Porcellum, bocciato lo scorso 4 dicembre dalla Corte Costituzionale perché privo del voto di preferenza che viola la sovranità popolare nel momento nega agli elettori di scegliere gli eletti, e perché attribuisce il premio di maggioranza senza indicare la soglia minima richiesta per poterlo assegnare.

E tanto per distrarci dai nostri problemi reali, i nostri politici si divertono a confrontarsi sulla legittimazione del matrimonio omosessuale, della liberalizzazione della marijuana e della prostituzione. Sono veramente questi i nostri problemi? Ci sono o ci fanno? Veramente concepiscono gli italiani come esseri inferiori incapaci di intendere e di volere?

Non possiamo più continuare a guardare inerti a questa condanna a morte, dobbiamo insieme reagire a un crimine epocale che sta trasformando l’Italia ricca in italiani poveri. Lancio un appello alla mobilitazione delle forze sane e vive del nostro Paese, i micro, piccoli e medi imprenditori, i lavoratori siano essi regolarizzati, precari, cassintegrati, esodati, disoccupati o inoccupati, le famiglie compresi i giovani, le casalinghe e i pensionati, i sindaci, le Forze armate e dell’ordine. Dobbiamo insieme costituire il Fronte della salvezza degli italiani e della rinascita dell’Italia, promuovendo la riforma del nostro modello di Stato, di sviluppo e di società, mettendo al centro la persona, la famiglia naturale, la comunità locale, l’impresa che produce beni e servizi, i valori non negoziabili, la certezza delle regole e il bene comune, anziché l’euro, le banche, i mercati, il Pil, il debito, lo spread e la speculazione. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo!