Com'è possibile che in Italia non ci sia stato un grave attentato terroristico islamico, come quelli che hanno insanguinato Parigi nel gennaio e nel novembre del 2015, nonostante che siamo oggettivamente la principale porta d'accesso dei terroristi provenienti dal Mediterraneo?

Nonostante che l'Italia sia per eccellenza il porto franco dei terroristi islamici, dove entrano, escono, risiedono ed operano a proprio piacimento, contando sul fatto che siamo l'unico Stato al mondo che ha legalizzato di fatto la clandestinità? 
Nonostante che la sicurezza interna sia stata gravemente minata dalla scomparsa nel nulla di almeno 240 mila clandestini, considerando che solo tra il 2014 e il 2015 sono entrati 330 mila clandestini, mentre risultano ospitati nei centri di accoglienza circa 90 mila clandestini?

Nonostante che l'Italia sia l'unico Stato al mondo che fa entrare centinaia migliaia di clandestini sprovvisti di documenti, limitandosi a registrare le generalità che loro declinano a piacimento, mantenendoli a proprie spese?

Nonostante che la stragrande maggioranza dei clandestini che l'Italia accoglie siano giovani musulmani di sesso maschile dai 20 ai 30 anni, profilo corrispondente a quello degli attentatori delle stragi perpetrate ovunque nel mondo?

Nonostante che l'Italia sia l'unico Stato al mondo che collabora direttamente con gli scafisti, concordando tempo e luogo della consegna dei clandestini, e indirettamente con i terroristi islamici che dal 2011 controllano le coste libiche da cui salpano le imbarcazioni, evidenziando che scafisti e terroristi islamici sono soci in affari e si spartiscono i proventi del traffico dei clandestini? 

Nonostante che l'Italia sia l'unico Stato al mondo in cui i clandestini e gli immigrati si fanno beffe degli ordini di espulsione, continuando a risiedere nel nostro Paese con o senza documenti d'identità contraffatti modificando a piacimento le proprie generalità? 

Nonostante che tutti i musulmani, sulla base di un detto di Maometto, siano convinti che Roma, in quanto dimora della Chiesa cattolica e simbolo della cristianità, sarà sottomessa all'islam e, pertanto, legittimano ogni azione che persegua tale finalità?
Nonostante che l'Italia, quale custode del più cospicuo patrimonio cristiano e culturale dell'umanità, abbia una infinità di obiettivi che secondo i terroristi islamici devono essere colpiti e distrutti, quali chiese e musei? 

Nonostante che lo stesso “califfo” Abu Bakr al-Baghdadi, capo dello “Stato islamico” dell'Isis, abbia condannato l'Italia come il “nemico crociato”, annunciato che saremo il loro prossimo bersaglio, anticipando la loro conquista con video, immagini e proclami altisonanti? 

Nonostante che le nostre forze dell'ordine, con un'età media di 45 anni, carenti sul piano dell'armamento e dell'addestramento, malpagate e non tutelate dalla legge, siano nettamente svantaggiate nella guerra sferrata da giovani terroristi islamici adeguatamente armati e determinati a morire da “martiri”, dicendoci con il sorriso sulle labbra “così come voi amate la vita, noi amiamo la morte”?

Nonostante che i nostri Servizi segreti, gettonatissimi dai “figli d'arte” che si garantiscono lauti stipendi a prescindere dai meriti, perseguono l'obiettivo minimale della prevenzione degli attentati ma non dello sradicamento delle cause che generano il terrorismo, intercettando solo la punta dell'iceberg ma ignorando l'iceberg?

Nonostante che il Ministero dell'Interno s'ispiri all'italica filosofia del “vivi e lascia vivere”, astenendosi dallo scontro frontale con la struttura del terrorismo islamico radicata nel nostro territorio, limitandosi a espellere i singoli “burattini” e le “teste calde” che in modo improvvido si sono esposti pubblicamente?  

Nonostante che il nostro Governo pratichi la politica dello struzzo negando la realtà della guerra globalizzata e l'adozione di provvedimenti d'emergenza, escludendo un impegno militare diretto e mai e poi mai con forze di terra neppure in Libia?

Nonostante che la nostra Magistratura sia sostanzialmente ingenua, lassista e ideologicamente collusa, pretendo l'abolizione del reato di clandestinità, legittimando e scagionando chi predica il terrorismo islamico equiparandolo alla libertà d'espressione? 

Nonostante che in Italia Stato e Chiesa convergano sulla legittimazione dell'islam a prescindere dai suoi contenuti e sulla proliferazione di moschee e di scuole coraniche?  

Nonostante che tradizionalmente l'Italia sia stata debole con il terrorismo, sottoscrivendo accordi sottobanco, a partire dal “Lodo Moro” negli anni Settanta con il colonnello Stefano Giovannone del Sismi, che ci preservava dagli attentati in cambio del consenso implicito all'attività logistica dei terroristi palestinesi sul nostro territorio, quali il transito dei loro militanti e il procacciamento delle armi? 

Ebbene, proprio perché l'Italia è la principale porta d'accesso e un porto franco dove i terroristi islamici operano a piacimento, che ha legittimato la clandestinità e l'auto-invasione collaborando con scafisti e terroristi, che mantiene a proprie spese chiunque sbarca e tra loro si annidano i terroristi, che ha forze dell'ordine e Servizi segreti inadeguati, un ministero dell'Interno e un Governo pavidi e inetti, una Magistratura compiacente, uno Stato e una Chiesa islamicamente corretti, non abbiamo finora subito un grave attentato terroristico islamico. 

La verità è che non ci colpiscono non solo perché non corrisponderebbe al loro interesse, ma perché sostanzialmente ci comportiamo come se fossimo già sottomessi all'islam. Prima ancora che ci taglino la testa, ci siamo arresi rinunciando alla nostra sovranità, dignità e libertà. Svegliamoci!