Carissimi amici vi invito a firmare la petizione “No Euro” perché è l’unica realistica soluzione alla crisi sistemica e strutturale che sta trasformando l’Italia ricca in italiani poveri. Solo riscattando la nostra sovranità monetaria, lo Stato potrà tornare ad emettere moneta a credito, restituire i circa 130 miliardi di euro di debiti contratti con le imprese mettendole nella condizione di rinascere e assumere il ruolo di protagoniste dello Sviluppo. Lo Stato potrà inoltre finanziare il nostro vero Piano Marshall, un Piano per la messa in sicurezza del territorio nazionale stimato in 40 miliardi che, dando lavoro a migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, rilancerà la produzione e i consumi facendo uscire l’Italia dalla recessione, così come metterà delle basi solide ad un nuovo modello di sviluppo incentrato su tre “T”, Turismo, Terra e Tecnologia, salvaguardando e valorizzando il nostro patrimonio ambientale, culturale e umano che sono la nostra vera risorsa sicura e rinnovabile, non clonabile e non delocalizzabile.

Per firmare la petizione clicca qui www.firmapetizione.it/no-euro/

Con questa iniziativa il sito www.firmapetizione.it , che nasce con il sostegno del Meld (Movimento per l’Europa della Libertà e della Democrazia), il Partito europeo a che aderisco in seno al Parlamento Europeo, intende promuovere una serie di petizioni che corrispondono alle posizioni che mi appartengono e a cui invito gli italiani e i cittadini degli altri Paesi europei ad aderire per condividere il successo della missione di riscatto della sovranità monetaria, legislativa, giudiziaria e nazionale, per salvare gli italiani e far rinascere l’Italia libera, sovrana e federalista, ma anche per salvare l’Europa affinché diventi l’Europa dei cittadini, dei popoli e delle nazioni, non l’Europa delle banche e dei burocrati, mettendo al centro la persona, la famiglia naturale, la comunità locale, l’impresa che produce beni e servizi, i valori non negoziabili, la certezza delle regole e il bene comune, anziché l’euro, le banche, i mercati, il Pil, il debito, lo spread e la speculazione. Vi invito quindi a seguirci e a firmare anche le prossime petizioni. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo!