(Il Giornale, 27 agosto 2017) - In Gran Bretagna l'islam ha già sostituito il cristianesimo. Non con la violenza dei terroristi islamici ma grazie alle leggi dello Stato e alle regole della democrazia. Lo si è riscontrato lo scorso 12 luglio a Oldham, città della contea della Grande Manchester. Il sindaco «di rappresentanza» Shadab Qumer, musulmano del Partito Laburista, che presiede il Consiglio comunale ma non ha i poteri esecutivi del sindaco effettivo Jean Stretton, ha inaugurato il suo mandato entrando nell'aula consiliare con il suo imam e chiedendogli di fare un sermone.
L'imam, dopo aver invocato Allah e Mometto, ha recitato in arabo una estrapolazione dei versetti 32-33 della Sura 5 del Corano: «Chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera». Poi in inglese ha invitato tutti i presenti, che hanno ascoltato in piedi e in silenzio, ad unirsi nella preghiera rivolta ad Allah, indicato come l'unico Dio, per commemorare le vittime delle violenze che hanno insanguinato la Gran Bretagna, senza menzionarle e senza specificare che si è trattato di attentati terroristici islamici, sostenendo che «nessuna religione o cultura tollerano il comportamento estremista». A parte la falsificazione dei versetti coranici che in realtà legittimano l'uccisione specificatamente degli ebrei, per la prima volta in un'assemblea elettiva in seno all'Europa l'islam è stato accreditato come la religione di riferimento. Nella solenne riunione del Consiglio comunale di Oldham non c'è stata una preghiera cristiana, ma solo la preghiera musulmana.
Il sindaco musulmano è la punta dell'iceberg di un processo che inizia con l'immigrazione più o meno regolare. Segue la crescita demografica grazie ai ricongiungimenti familiari e al più elevato tasso di natalità. Poi la formazione delle «comunità islamiche» che si auto-amministrano con proprie regole e addirittura con la «sharia», la legge coranica. In parallelo l'islam si radica attraverso la proliferazione di moschee, scuole coraniche, enti assistenziali e finanziari islamici. Quindi esplode il terrorismo da parte dei «puri e duri» che ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
Ed è a questo punto che l'Europa sceglie di affidarsi ai sindaci musulmani che professano un «islam moderato» per sconfiggere i terroristi islamici. Per 1400 anni l'Europa ha rischiato di essere sottomessa all'islam con la violenza, ma è riuscita a sconfiggerlo con le vittorie militari a Poitiers, la Reconquista, Lepanto e Vienna. Oggi l'Europa si sta sottomettendo all'islam dopo aver accolto al suo interno il cavallo di Troia dell' «islam moderato». Possibile che chi ci governa non comprenda che sia i terroristi sia i sedicenti musulmani moderati perseguono lo stesso obiettivo di sottometterci all'islam? E che dobbiamo combattere non solo contro i terroristi ma soprattutto per salvaguardare la nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane?
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