Il sito scenarieconomici.it ha pubblicato un sondaggio svoltosi tra il 14 e il 18 dicembre scorso su un campione di 2400 persone, da cui emerge che il 49% è favorevole all’uscita dell’Italia dall’euro e al ripristino della valuta nazionale, così come il 24% dice che voterebbe subito un partito anti-euro.

Il primo quesito del sondaggio era: “Sarebbe favorevole alla reintroduzione di una valuta nazionale al posto dell’euro, affiancando questo processo con il ripristino della Banca d’Italia come prestatore di ultima istanza, al fine di calmierare gli intessi sui titoli del debito pubblico italiano?”. Indica che oltre ad essere favorevoli all’uscita dall’euro, il 49% degli italiani si è detto favorevole al riscatto dell’autonomia della Banca Centrale d’Italia rispetto alla dipendenza dalla Banca Centrale Europea, affinché possa tornare a garantire il debito pubblico. Va detto che questo ruolo avverrebbe naturalmente se la Banca Centrale tornasse ad essere dello Stato e non privata così come lo è attualmente.

Ebbene, se consideriamo nel dettaglio la posizione dei partiti, ecco il quadro che emerge:

Emerge come il Fronte favorevole all’uscita dell’Italia all’euro comprende Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e M5S. Il Fronte decisamente. Viceversa il Fronte per il mantenimento dell’Italia nell’euro comprende Lista Civica Monti, il Partito Democratico, Udc e Sel. Il Nuovo Centrodestra di Alfano ha una maggioranza pro-euro e una consistente minoranza No euro.

Interessanti anche i dati disaggregati per occupazione:

Emerge che il Fronte decisamente favorevole all’uscita dall’euro comprende gli operai, le casalinghe, i disoccupati, i lavoratori autonomi e gli artigiani. Il Fronte favorevole al mantenimento dell’Italia nell’euro comprende i dipendenti pubblici e i pensionati. Si collocano in una posizione intermedia i dirigenti e gli imprenditori, gli impiegati privati e gli studenti.

Ebbene se combiniamo i risultati del sondaggio relativi ai partiti e alle professioni, emerge che i partiti di sinistra e quelli di centro sono i più conservatori, nel senso che difendono l’attuale status quo, così come sono quelli più statalisti, nel senso che difendono le professioni e le rendite che dipendono in toto dallo Stato, ossia i dipendenti pubblici e i pensionati. Per contro, il Fronte avverso che comprende forze eterogenee che vanno da Forza Italia, Lega Nord e M5S, è il più rivoluzionario, nel senso che vuole il drastico cambiamento dello status quo, così come è quello più liberale, nel senso che difende le professioni che dipendono dal mercato. Così come emerge che gli imprenditori e gli impiegati privati non hanno fatto una scelta netta.

A questo punto prendiamo atto che le due aggregazioni sono difficili da realizzare, perché è difficile sia mettere insieme la Lista Civica di Monti e l’Udc con il Sel, sia mettere insieme Forza Italia e M5S.

Tuttavia dobbiamo altresì prendere atto che questa è la realtà politica nuova che emerge in Italia e in Europa. Non ha più senso parlare di destra, centro e sinistra. La sinistra paradossalmente difende i poteri finanziari forti, è conservatrice e tutela l’interesse delle fasce sociali inamovibili e per larga parte improduttive. La destra è invece schierata per il cambiamento e tutela le realtà sociali produttive e quelle più emarginate.

Il vero discrimine oggi è tra coloro che sono a favore dell’euro, della prospettiva degli Stati Uniti d’Europa, del mercato egemonizzato dai colossi della globalizzazione, dell’ideologia del meticciato socio- culturale e del relativismo valoriale, e tra coloro che sono per la sovranità monetaria, per la salvaguardia dell’Italia come Stato nazionale, per la tutela dell’economia nazionale, per la salvaguardia della nostra tradizione e delle identità proprie delle comunità locali.

Noi di Io amo l’Italia abbiamo fatto una scelta chiara sin dalla nostra fondazione nel 2009 e ci attribuiamo orgogliosamente il merito di essere stati i primi in Italia a rappresentare chiaramente il nuovo scenario politico che viene sempre più suffragato dai fatti. Continueremo a impegnarci per essere i promotori del Fronte della sovranità monetaria e dei valori della nostra tradizione, mettendo al centro la persona, la famiglia naturale, la comunità locale e le imprese, i valori non negoziabili, la certezza delle regole e il bene comune. Chiamiamo pertanto a raccolta tutte le forze sane dell’Italia per accrescere e consolidare il Fronte della salvezza degli italiani e della rinascita dell’Italia. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo!

Potete vedere tutti i risultati del sondaggio cliccando

http://scenarieconomici.it/sondaggio-scenarieconomici-20-dicembre-2013-sarebbe-favorevole-alla-reintroduzione-di-una-valuta-nazionale-si-49-no-44-un-partito-anti-euro-potrebbe-valere-il-24/