Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un nuovo appello alle donne turche di “mettere al mondo almeno tre figli per sostenere la Nazione”. Erdogan ha detto: “E' mio diritto, come capo capo del governo, sostenere che è utile che ciascuna donna generi almeno tre figli”, nel corso di un incontro svoltosi nella sede del suo “Partito della Giustizia e dello Sviluppo” in occasione della festa della fine del Ramadan, il mese del digiuno islamico, aggiungendo “se il presidente russo Putin può affermare la stessa cosa in Russia perché Erdogan non la può attuare in Turchia”.
Erdogan ha chiarito che “dobbiamo sostenere la nostra Nazione”, chiedendo alle “donne che hanno votato il Partito della Giustizia e dello Sviluppo di educare bene i propri figli”, e chiedendo ai “padri di soddisfare le necessità economiche e finanziarie delle loro famiglie”. Ma Erdogan, rispondendo all'esultanza dei suoi sostenitori che gli hanno detto “la Turchia è orgogliosa di te”, ha ammesso che questo appello non è una decisione presa dal suo partito ed è pertanto una sua presa di posizione personale.
L'appello di Erdogan ha suscitato la condanna da parte di alcune associazioni impegnate nella difesa dei diritti delle donne, che già lo scorso giugno erano insorte quando il primo ministro turco aveva espresso riserve sul diritto all'aborto e sull'uso delle pillole anti-concezionali.