“La direttiva sul tabacco approvata ieri dal Parlamento Europeo” ha dichiarato Magdi Cristiano Allam “è l’ennesimo esempio di imposizione per legge di scelte che dovrebbero spettare invece alla libera iniziativa e coscienza dei cittadini e alla libertà di impresa. Premesso che il fumo nuoce alla salute, infatti, ancora una volta si è deciso di non affrontare seriamente il problema del fumo e di porre in essere vincoli e restrizioni che da un lato non tutelano affatto la salute dei consumatori e dall’altro danneggiano notevolmente il settore dell’industria italiana.”

Ha quindi precisato che “la Commissione Europea aveva proposto un testo con una serie di misure restrittive, ma non risolutive, tra cui la proibizione delle sigarette slim e con aromi come il mentolo, la cancellazione dei pacchetti da 10 sigarette, l’utilizzo di immagini shoccanti sui pacchetti. Tutte queste misure riducono la scelta senza affrontare il problema alla radice. Insomma, una soluzione di compromesso tra tante differenti istanze provenienti da un lato dalle lobby di consumatori e dall’altro dalle associazioni di consumatori.”

Allam ha quindi concluso: “Le misure previste avrebbero avuto come conseguenza quella di ingenti perdite economiche e occupazionali per la filiera italiana al cui interno sono impiegati direttamente 200.000 addetti, oltre tutti i dipendenti dell’indotto, con introiti per lo Stato italiano di circa 15 miliardi di euro all’anno tra Iva e accisa. Insomma si sarebbe inferto un colpo grave all’industria del tabacco italiana senza risolvere i problemi legati alla salute. E’ per questo che ho sostenuto le modifiche del Gruppo EFD del Parlamento Europeo di cui faccio parte alla proposta legislativa opponendomi al testo voluto dalla Commissione Europea! Difendiamo la nostra salute, difendiamo le imprese italiane!”