(www.forexinfo.it) - La pubblicazione dell’Eurobarometro a cura della Commissione Europea ha assunto, dallo scoppio della crisi, un particolare rilievo, specie se si considera che le letture sono sempre state negative.

L’Eurobarometro è un misuratore dell’opinione pubblica nell’Unione Europea e la pubblicazione rilasciata oggi porta il titolo: "Una maggiore dose d’ottimismo". Infatti, "quanti si dicono ottimisti riguardo al futuro dell’UE sono numericamente superiori a quelli che si dicono pessimisti in 19 paesi su 28."

I cittadini sono pro o contro l’Europa? Numeri scomodi per l’UE
Ma fino a che punto è vero? Ecco qualche numero dalla stessa ricerca che non troverete nei comunicati stampa dell’Unione Europea:

Il numero di chi "tende a non credere" nell’Unione Europea ha raggiunto il 60% (un aumento di 3 punti percentuali rispetto alla pubblicazione precedente). Il totale include l’83% dei Ciprioti, l’80% dei Greci, il 75% degli Spagnoli e il 71% dei Portoghesi. Ad onor del vero, in questi stessi paesi la fiducia nei governi nazionali è anche inferiore, ma è una magra consolazione per l’Europa.
Alla domanda "si sente un cittadino Europeo?", la maggior parte (62%) dei rispondenti risponde sì, nonostante in ben tre paesi la maggioranza degli intervistati abbia detto di no. Questi includono senza sorpresa il Regno Unito, ma anche la Grecia e Cipro, sottolineando come la gestione della crisi abbia influito sull’opinione pubblica nei confronti della UE.

 

 

  • Una relativa maggioranza degli Europei ha un’idea neutrale dell’UE (39%). La percentuale di intervistati per i quali l’UE evoca un’immagine positiva continua ad essere solo di poco superiore alla percentuale per i quali è negativa (30% positiva; 29% negativa). Anche in questo caso, in Grecia, Cipro, Spagna e Portogallo la maggioranza (a volte relativa, a volte assoluta) degli intervistati dichiara di avere "una immagine negativa" della UE.
  • Due terzi degli europei affermano di non avere alcuna voce sulla UE (67%). Con un aumento di tre punti percentuali, questo dato arriva al livello più alto dal 2004. Si tratta di una percentuale in aumento continuo dalla primavera del 2009 (53%). Soltanto il 28% degli intervistati afferma di "sentirsi importante" per l’UE.
  • Il 49% degli intervistati non crede che l’Europa "renda la qualità della vita migliore"; contro il 43% che afferma l’opposto.Sull’Euro, l’opinione pubblica è divisa, spaccata da un divario di 9 punti percentuali: il 51% approva e supporta, il 42% si oppone. Nei paesi membri dell’Euro il tasso di approvazione è al 62%, mentre nei paesi fuori dall’unione monetaria l’approvazione per l’euro scende al 29%.

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